L’Italia è sempre stata importante per l’ESC (Eurovision Song Contest), molto di più rispetto a quanto lo è stato per gli italiani stessi. Andiamo a ripercorrere la storia dell’Italia e dei vincitori italiani nell’Eurovision.
L’Italia all’Eurovision
L’Italia è uno dei paesi più storici della competizione, essendo stato uno dei Paesi fondatori dell’ESC. Per questo motivo, per gli investimenti e il peso che ha nell’EBU, si qualifica automaticamente alla finale senza disputare la semifinale. Lo Stivale, inoltre, è stato fondamentale per la creazione dell’evento: grazie all’intuizione, di Sergio Pugliese, che si è ispirato al festival di Sanremo per idealizzare una gara canora europea che potesse unire gli Stati europei.
In più edizioni, l’Italia non ha partecipato per vari motivi. Nel 1981, nell’anno seguente, nel 1994 e nel 1995 non ha partecipato per lo scarso interesse del pubblico locale, nel 1986 per problemi interni. La Rai, senza motivare la pausa, dal 1998 al 2010 non ha partecipato. Gli italiani non ferrati alla questione hanno pensato che il Contest fosse stato addirittura soppresso del tutto.
Quasi sempre, il partecipante che rappresenta il Bel Paese in Italia ha vinto l’edizione più recente di Sanremo, anche se non è vincolante. Di conseguenza, è capitato che la scelta sia stata presa dopo una decisione interna.
I vincitori italiani dell’Eurovision
Nel corso delle edizioni, l’Italia ha trionfato tre volte, con Gigliola Cinquetti, Toto Cotugno e i Måneskin. Le edizioni italiane sono state quindi tre: del 1965 si è svolta a Napoli, nel 1991 a Roma e nel 2022 a Torino, come ben sappiamo. Il festival nella capitale è stato criticato a lungo per la sua disorganizzazione e per l’imbarazzo di Cotugno con la lingua madre del Contest, l’inglese.
Gigliola Cinquetti, l’adolescente vincitrice dell’Eurovision
Classe 1947, la veronese ha vinto due edizioni di Sanremo. Di conseguenza, è nell’Olimpo della musica italiana. La prima volta ha trionfato nel 1964, ha soli diciassette anni mentre il bis lo ha concesso un paio di anni dopo. Nel corso della sua carriera invidiabile, è stata anche una conduttrice, attrice e artista di successo.
Nel 1964, ha vinto anche l’Eurovision con la sua “Non ho l’età”, a Copenaghen, capitale della Danimarca. Successo internazionale, lo ha cantato in varie lingue. Nel 1966, non ha partecipato lasciando spazio a Domenico Modugno, che arrivò ultimo. Dieci anni dopo il primo trionfo, sfiora la doppietta con “Sì”, piazzandosi seconda alle spalle di Waterloo degli ABBA, la più celebre band che ha disputato la competizione.
L’ESC del 1976 è indimenticabile anche perché la RAI ha trasmesso in differita di due mesi l’evento perché il titolo “Sì” avrebbe potuto influenzare il pubblico in vista del referendum sul divorzio. Nel 1991, ha presentato lo show con Cotugno, il secondo vincitore italiano dopo di lei nella rassegna europea.
Con una vittoria e un secondo posto, la Cinquetti è la rappresentante italiana più performante attualmente.
Toto Cotugno, il totem di Sanremo
Nato a Fosdinovo nel 1943, ha raggiunto l’apice della carriera con la celebre canzone “l’Italiano”. È parte della storia di Sanremo, visto che ha partecipato per tredici edizioni, vincendo una volta e arrivando secondo addirittura per sei volte.
Nel 1990 ha trionfato nell’ESC grazie alla canzone “insieme: 1992”, grazie a 149 punti ottenuti. Da come si intuisce dal titolo, la canzone è ispirata alla caduta del Muro di Berlino e all’Unità europea. D’altronde, sono stati i topic dell’edizione di Zagabria.
Probabilmente, hanno pagato una cena ai Pooh, visto che in realtà Sanremo lo avevano vinto loro, ma hanno deciso di declinare l’invito. Cotugno, arrivato secondo al festival della canzone italiana, ha colto la possibilità e tutto il resto è storia…
Nel 1991 ha presentato L’Eurovison con la Cinquetti. Viene ricordato anche per una curiosità: è stato il primo cantante a vincere, con il ruolo anche di paroliere e compositore della propria canzone.
Måneskin, gli ultimi vincitori italiani dell’Eurovision
La band romana è composta da Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi e Ethan Torchio. Il gruppo rock ha iniziato a formarsi nel 2015, riprendono un genere musicale finito u po’ in naftalina, sfruttando le sonorità moderne per creare un mix che è la chiave del loro successo. La loro carriera è svoltata nel 2017, grazie alla partecipazione a X Factor. Anche se sono arrivati secondi, hanno firmato un contratto con la Sony e hanno iniziato ad avere successo in Italia. Con il passare degli anni hanno iniziato ad avere fama internazionale.
L’apice è stato raggiunto grazie a “Zitti e Buoni”, visto che hanno vinto sia il Festival di Sanremo che l’Eurovision Song Contest. In un solo lustro, hanno conquistato le classifiche mondiali, progredendo e sfruttando ogni occasione. Partecipare a vari programmi statunitensi è motivo di grande orgoglio. Da zero a cento. Con ogni probabilità, non hanno alcuna intenzione di fermarsi qua.
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