L’Europa procede in ordine sparso, ignorando le indicazioni di Ursula von der Leyen. Non si blindano soltanto i confini esterni, con l’eccezione dell’Italia dove i magistrati politicamente corretti vogliono la libertà di invasione, ma anche quelli interni.
Mettendo fine, di fatto, alle ragioni stesse che hanno portato alla creazione dell’Unione europea. Ciascun per sè e neppure un Dio per tutti.
Però, nella confusione generale, arrivano anche notizie incoraggianti, che smentiscono le fake news non dei social ma dei media ufficiali, quelli che sostengono di verificare le notizie. Quelli che hanno scritto che la Slovenia aveva chiuso le frontiere per le merci italiane. Falso, come chiarisce lo stesso consolato sloveno di Trieste.
La realtà è che sono rimasti aperti sei varchi, controllati. Ed entrano le merci destinate alla Slovenia perché prima hanno chiuso le frontiere alle merci italiane in transito per la Slovenia sia l’Ungheria sia la Croazia, poi hanno chiuso anche Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia.
E chi pensa che l’export verso Lubiana sia poca cosa, in termini economici, può consolarsi pensando che è comunque superiore all’export italiano verso l’India. Non proprio un motivo di vanto per le imprese italiane.