Facebook sospende il presidente del Venezuela Maduro dal social network per aver violato le regole sulla disinformazione. Una decisione presa a seguito di un video pubblicato dal presidente in cui si discute di un presunto rimedio miracoloso anti-Covid a base di erbe. Un’azione che costerà a Maduro e al suo staff 30 giorni senza poter postare contenuti.
Non è certo la prima volta che il social di Zuckerberg propone la sospensione degli account presidenziali. I casi più noti furono la limitazione dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e del presidente brasiliano Bolsonaro. Ad annunciare la notizia l’agenzia di stampa britannica Reuters, che avrebbe riportato in esclusiva la decisione di Facebook.
Il video del presidente Maduro che ha scatenato facebook
A generare il caos un video in cui il presidente venezuelano promuoverebbe un nuovo farmaco chiamato Carvativir. Un rimedio miracoloso a base di timo e altre erbe in grado, secondo il presidente, di neutralizzare il Covid-19 senza alcun effetto collaterale. Una promozione che, però, non sembra essere piaciuta ai vertici di Menlo Park, che si sono giustificati sottolineando la pericolosità dell’azione di Maduro. Una logica non condivisa da Caracas che ha replicato che si tratta della sola conseguenza di una “sorprendente tirannia degli algoritmi“. Il video è stato rimosso, tuttavia non sembrerebbe essere il primo filmato a sparire dal profilo di Maduro. Il presidente aveva già lamentato, negli scorsi mesi, la rimozione di altri contenuti da parte di Facebook.
Il rimedio del presidente Maduro
Perché il farmaco promosso dal presidente Maduro ha scatenato una reazione così dura? Facebook ha subito chiarito la sua posizione in merito alla vicenda:
Seguiamo le linee guida dell’OMS, secondo cui al momento non esiste alcun farmaco che prevenga o curi il virus.
Certamente verrebbe da domandarsi perché in Italia il colosso dei social non abbia avuto la stessa fermezza con l’idrossiclorochina. Un farmaco che venne promosso da alcuni politici, nella totale mancanza di rispetto delle linee guida dell’OMS. Certo, se a sbagliare è il presidente di uno Stato, la situazione cambia radicalmente.

Maduro utilizza l’account Facebook della moglie
La censura di Facebook non è piaciuta al presidente Maduro, il quale ha annunciato che utilizzerà l’account della moglie, Cilia Flores. Una decisione sostenuta dal ministero della Comunicazione venezuelano, che punta il dito contro la decisione della compagnia di Zuckerberg e aggiunge “è una violazione delle libertà di espressione”. Il capo di Stato ha assicurato che queste misure non gli impediranno di comunicare e che trasmetterà il consueto bilancio settimanale di lotta contro il Covid-19 tramite il profilo della moglie.