Abbiamo appena vinto le elezioni e ci apprestiamo a guidare gli Stati Uniti d’America e lo facciamo direttamente dal nostro mitico e iconico Studio Ovale.
Qui riceveremo, inizialmente, la visita del Capo del nostro Staff, che fungerà anche da tutorial introduttivo e da consigliere.
Successivamente avremo un incontro con il nostro Capo della Comunicazione, che ci sottoporrà una serie di domande. Una sorta di test per delineare il nostro orientamento politico.
In base a questo, ci sarà suggerito se le nostre idee sono più in linea con quelle dei Democratici, oppure con quelle dei Repubblicani.
Ad ogni modo, potremo anche fregarcene altamente dei consigli e potremo decidere liberamente a quale partito appartenere. In ogni caso, teniamo conto che l’opinione del partito nei nostri confronti, sarà uno degli indicatori che dovremo tenere d’occhio, assieme alla nostra popolarità; al livello delle nostre industrie; all’economia del Paese; alla fiducia del comparto militare nei nostri confronti e alle nostre abilità diplomatiche, in particolare in politica estera.
Questi sono gli indicatori fondamentali che ci permetteranno di rimanere in sella al comando del Paese. Se questi indicatori scenderanno, andando a zero… bye bye! Addio alla poltrona di Presidente!
Nel corso dei nostri incontri con il Capo dello Staff e quello della Comunicazione, inoltre, potremo scegliere le nostre promesse elettorali. Ovvero i nostri obiettivi: uno primario e ben tre secondari.
Nel corso del nostro primo mandato presidenziale, che durerà ben 24 turni, dovremo fare in modo di realizzare tali promesse. In questo modo, non solo i nostri sei indicatori (popolarità, livello dell’economia ecc…) ne risentiranno positivamente, ma avremo anche grandi probabilità di poter vincere, nuovamente, le elezioni e quindi continuare la partita, dal 25esimo turno in poi.
Una volta rieletti poi… beh, nuovi obiettivi di gioco ci aspettano e dallo Studio Ovale ci troveremo catapultati all’interno del nostro ufficio nell’Air Force One, ovvero l’aereo presidenziale!
In “I Am Your President”, le cose da fare sono molteplici e, nonostante la semplicità dell’interfaccia grafica e la semplicità del gioco, in generale, questo presenta un’ampia varietà di scelte e di possibilità. La rigiocabilità di “I Am Your President”, infatti, è piuttosto alta.
Potremo scegliere i nostri Ministri di fiducia con i quali interfacciarci; avremo la possibilità di incontrare, oltre ai personaggi già citati, anche il nostro Vicepresidente; nostra moglie (di origine russa); nostra suocera; la nostra segretaria e molti altri personaggi ai quali dare risposte differenti, con un sistema a risposta multipla, che andrà ad influenzare i vari indicatori di gioco.
Inoltre, avremo la possibilità di ricevere telefonate; email; approvare decreti presidenziali o rifiutarli; usare i social media; creare discorsi che possano toccare il cuore dei cittadini; partecipare a conferenze stampa, rispondendo nel modo più veloce e migliore possibile, alle domande dei giornalisti; gestire la politica estera, magari stipulando accordi commerciali; migliorando le relazioni con Paesi considerati ostili (è possibile fare la pace persino con Russia e Cina!); spiarli e/o destabilizzarli, oppure iniziare guerre e/o porre fine a guerre e ostilità.
Oltre a questo, per ciascun turno, potremo anche stabilire quali settori finanziare e, dunque, quali progetti sviluppare: infrastrutture pubbliche; settore educativo; comparto militare; comparto legislativo; ufficio migratorio e così via.
A seconda di ciascuna delle scelte che andremo ad operare, non solo gli indicatori di popolarità, economici e così via si modificheranno, ma si delineerà anche il nostro orientamento politico, all’interno di un apposito “political compass”, che comprende ogni tipo di ideologia politica, dalle varie sfumature della sinistra, al centro, sino alle varie sfumature della destra (socialdemocrazia, marxismo, libertarismo, liberalismo, anarchismo, conservatorismo, federalismo, fascismo e così via).
Ogni tipo di scelta politica è ammessa.
“I Am Your President” non ha nessuna pretesa di essere un simulatore politico vero e proprio, ma ha aspetti volutamente satirici e scanzonati della politica statunitense, pur mantenendo una sua componente di validità come strategico a sfondo politico.
Aspetto poi molto carino, alla fine del primo mandato presidenziale, ovvero dei primi 24 turni di gioco, è la cosiddetta “notte delle elezioni”, ovvero la possibilità di vedere, Stato per Stato, quanti voti abbiamo conquistato e…ovviamente, se siamo stati rieletti o meno!
Per quanto riguarda questo aspetto, ad ogni modo, sarebbe piuttosto interessante se gli sviluppatori implementassero la possibilità di gestire direttamente anche la campagna elettorale vera e propria.
Ciò potrebbe anche accadere, visto che il team di President Studio ha assicurato di essere già al lavoro per migliorare e implementare il gioco e già lo ha fatto con un paio di patch post-lancio.
Vera pecca di “I Am Your President” è la totale mancanza di traduzione in italiano, ovvero la sola presenza della lingua inglese. Se non conoscete l’inglese, infatti, state pur certi che non riuscirete a giocarci, perché le cose da leggere, nel gioco, sono moltissime.
Speriamo che gli sviluppatori possano aggiungere, quindi, anche una traduzione nella nostra lingua!
“I Am Your President” è, ad ogni modo e in generale, un videogame consigliatissimo per tutti coloro i quali amano i giochi a sfondo politico e satirico, dalla grafica semplice ma curata, come curato e molto piacevole è il comparto musicale.
Per poter essere giocato è necessario un pc con sistema operativo da Windows 7 in su con minimo 8 GB di RAM; una scheda video di fascia media e 9 GB di spazio libero su disco fisso.
E’ acquistabile su Staem al seguente link: https://store.steampowered.com/app/844980/I_Am_Your_President/