Anche a febbraio il mercato europeo dell’auto cresce a ritmo sostenuto
Le immatricolazioni sono state 1.125.397 nei mercati dell’Unione europea e dell’Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera), con un incremento del 4,3% rispetto al secondo mese dello scorso anno.
La crescita è dovuta soprattutto – spiega Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor – al positivo andamento dei cinque maggiori mercati
In particolare il più brillante è quello spagnolo che fa registrare una crescita del 13%, dopo un +20,3% in gennaio, grazie soprattutto agli acquisti delle società ed in particolare a quelli delle società di noleggio.
Più contenuto (7,4% dopo l’11,6% di gennaio) il progresso in Germania, ma significativo poiché si tratta del più importate mercato dell’area. Quanto alla Francia, le consegne sono aumentate del 4,3% in febbraio e del 2,5% in gennaio. Opposto l’andamento per l’Italia che registra una flessione dell’1,4% a febbraio dopo il progresso del 3,4% a gennaio.
Quagliano sottolinea comunque che un rallentamento delle immatricolazioni nella prima metà del 2018 era atteso perché alcune case stanno fortemente frenando sulla pratica dei chilometri zero che consiste nell’immatricolare autovetture a nome dei concessionari per venderle poi nelle settimane successive, con forti sconti, come “auto usate con chilometri zero”.
Tra i cinque grandi mercati della UE quello che ha fatto registrare il risultato peggiore è però quello della Gran Bretagna che accusa un calo del 2,8% in febbraio, dopo una flessione del 6,3% in gennaio. Dopo aver stabilito un record di immatricolazioni nel 2016 e nel 2017, Londra ha visto i suoi risultati ridimensionarsi sia per il timore della Brexit sia per l’introduzione di un’imposta sulle emissioni di CO2.
Nel complesso – prosegue Quagliano – il mercato dell’area Unione Europea ed EFTA è solidamente impostato
Nel primo bimestre la crescita complessiva è del 5,5% con 26 mercati in crescita sui 31 dell’area. Questo dato è coerente con l’andamento del mercato mondiale che è decisamente positivo con quasi tutti i mercati nazionali in crescita. E ciò sia per effetto della forte spinta alla sostituzione generata dall’eccezionale sviluppo tecnologico in atto nel settore dell’automobile sia dallo sviluppo delle immatricolazioni in paesi di recente approdati alla motorizzazione di massa.
Per quanto riguarda l’andamento delle consegne dei costruttori automobilistici
il gruppo Volkswagen è saldamente in prima posizione con un incremento del 9% a febbraio per una quota di mercato del 24,3%. Crescono bene i francesi di Psa (anche al di là del consolidamento di Opel) e di Renault e si rafforza anche Ford. Perde il 4,4% Fca con i marchi Fiat e Lancia in forte riduzione mentre Bmw cede lo 0,9%. Crescita inferiore alla media di mercato per Daimler.
Tra le asiatiche frenano Toyota, Nissan, Jaguar Land Rover e Honda mentre aumentano le consegne Hyundai, Kia e Volvo.