La vicenda della ragazza uccisa ad Aci Trezza dall’ex fidanzato ha sollevato sacrosante proteste nei confronti delle istituzioni statali che nulla hanno fatto per evitare la tragica conclusione, nonostante le denunce della ragazza assassinata. Ovviamente tutto verrà presto dimenticato, perché accusare i magistrati in Italia è vietato. Libertà di opinione, certo, purché non si tocchino gli unti del Signore che decidono della vita e della morte dei sudditi. L’assassino si è suicidato, un problema in meno per la magistratura.
E non si tratta solo di un problema siciliano poiché le stesse situazioni si ripetono in ogni parte d’Italia. A creare ostacoli, però, sono anche le associazioni che si occupano della difesa delle donne. Perché ne fanno una questione di genere, come se i magistrati si disinteressassero del problema solo perché le vittime sono donne. Quando, invece, il problema è a monte, è il pessimo funzionamento di una giustizia che non paga mai per i propri innumerevoli errori. Di magistrati che non applicano la giustizia “in nome del popolo italiano”, di cui se ne fregano. Magistrati che si attaccano a formalismi ed a cavilli per portare avanti un’idea privata della politica e della società. Ma, sempre e rigorosamente, intoccabili.
Poi, però, occorrerebbe che le varie associazioni provassero ad intervenire anche sulle scelte delle vittime, prima di farle diventare vittime. L’assassino di Aci Trezza non era un “ragazzo per bene, che salutava sempre”, non era un giovane irreprensibile che improvvisamente impazzisce ed uccide. Uno che si fa fotografare con magliette inneggianti alla criminalità organizzata, con una pistola in mano fingendo di sparare ad una ragazza, forse non rappresenta proprio il massimo per una storia d’amore.
Scegliersi compagni di vita violenti, tossici, criminali è indubbiamente possibile, ma diventa poi difficile credere alla sorpresa di fronte a violenze, minacce, aggressioni, persecuzioni. Che possono arrivare anche da ragazzi e uomini all’apparenza “normali”, ma se già si parte con bulletti psicolabili i rischi aumentano. E non basta la vocazione da crocerossina per trasformare un teppista idiota in un tenero compagno di vita.