Ormai le Funko Pop, grazie al fascino della loro composizione e l’ispirazione a identità celebri della cultura Pop, hanno invaso anche l’Italia e i suoi mobili. Ma andiamo a ripercorrere l’origine e la storia del fenomeno Funko Pop in Italia: da prodotto di nicchia a cult.
Fenomeno Funko Pop in Italia: che cosa sono?
Le Funko Pop sono delle miniature, che si ispirano ai tradizionali pupazzi. Sono composte da plastica. La caratteristica che le contraddistingue è la testa sproporzionata in confronto al resto del corpo. Sono modellate in maniera tale da rimandare ad una figura della cultura Pop: da icone a uomini importanti a livello storico, da cantanti ad attori, da sportivi a cartoni, nessuno è risparmiato.
Il loro stile è riconducibile al nipponico Chibi Style, che si concentra sulle caricature, aventi gli occhi grandi, caratteristici e sferici (clicca qui per saperne di più sul Chibi Style). Alcuni particolari non rilevanti sono omessi, mentre altri più peculiari sono enfatizzati. Questo stile è molto celebre nei manga del Sol Levante.
Nonostante alcune caratteristiche siano simili in tutte, per esempio il volto, grazie ad alcuni dettagli, una persona può riconoscerle istantaneamente. È proprio questa la loro “magia”. Le Pop sono divise in categorie in base alla serie che rappresentano. Appare normale provare difficoltà a riconoscere una figura di un cartone o di un film che non si conosce. Tuttavia, vi sono delle figure che nella cultura occidentale sono sempre riconoscibili, a prescindere dall’età di chi le osserva o dall’ignoranza su un determinato tema. Ad esempio, la linea “Iconic”. Vi sono presenti icone realmente esistite celebri un po’ ovunque, come Albert Einstein.
Le origini e la storia delle Funko Pop
L’azienda Funko Inc. nasce nel 1998 a Snohomish, Washington, per mano del collezionista di giocattoli e designer Mike Becker, con l’intenzione di riportare giochi e vari prodotti low-tech nel mondo high-tech di oggi. Proprio per la sua passione, ha deciso di non voler più spendere somme onerose per soddisfare i suoi bisogni, buttandosi nella realizzazione e commercializzazione di bobble-head, salvadanai e pupazzi in stile vintage, prodotti in Cina con costi vantaggiosi. Il primo pezzo è stato la riproposizione dell’icona pubblicitaria del ristorante Big Boy.
Nel 2005 Brian Mariotti, ex-proprietario di un locale notturno e collezionista da sempre, compra l’azienda che allo stesso tempo stava incombendo in un inesorabile calo. Mariotti prende il comando, e gli ottimi risultati sono evidenti: le nuove linee funzionano e il brand inizia a farsi conoscere in tutto il mondo. Un lustro dopo, la svolta arriva in occasione del San Diego Comic-Con: dopo alcuni tentativi ed esperimenti vari, hanno esordito con qualcosa di differente rispetto alla norma. La nuova produzione di figure viene chiamata “Funko Force 2.0” e rappresenta, di fatto, l’origine dei Pop! Funko che conosciamo oggi. I personaggi iniziali scelti sono solo quattro: Lanterna Verde, Batgirl e due rappresentazioni di Batman. Inizialmente il pubblico era apparso scettico, ma Mariotti è sorpreso dai feedback positivi degli appassionati del Comic-Con, i quali, non essendo al corrente del marchio Funko, gradiscono lo stile e le peculiarità di queste tondeggianti figure.
Di conseguenza, Mariotti decide di lanciarsi nella produzione di massa dei nuovi prodotti. Così i Funko Pop devono tutto il loro successo all’imprenditore, da zero a cult nel giro di pochi anni.
Anche in Italia sono diventati da prodotti di nicchia a cult
A bruciapelo, il nome potrebbe non essere immediatamente riconducibile alle sagome in questione. A livello figurativo ed estetico invece è molto più probabile che ci sia il collegamento. Sarà già capitato a tutti di averle viste in qualche negozio o nei comodini della camera dei propri amici.

Proprio per questo motivo, sta diventando un fenomeno di massa anche in Italia. D’altronde è correlato con la Cultura Pop, piuttosto presente nello Stivale. Ne è un ramo, un sottoinsieme. Fino a pochi anni fa, le Funko Pop erano presenti solo in negozi di nicchia e la maggior parte dei collezionisti erano costretti ad acquistarle sulla pagina online della Funko. Oggigiorno, invece, sono facilmente trovabili anche in alcuni dei più celebri supermercati e nelle librerie. Con il passare del tempo, certamente saranno ancora più comprate e visibili negli scaffali dei negozi.
Se vi è interessato l’articolo, potete pensare di comprarli come regali per i compleanni o per Natale!