La Valle d’Aosta celebra domani la propria “festa nazionale”, in ricordo della creazione del Conseil des Commis il 7 marzo del 1536, a seguito dell’invasione francese dei territori sabaudi. Cinquecento anni or sono i valdostani seppero reagire e governarsi.
Oggi, a leggere le intercettazioni delle indagini sulla ‘Ndrangheta, pare quasi che le decisioni per la Vallée vengano prese non sulle Alpi ma in Aspromonte.
Servirebbe non un cambio di passo, ma una totale inversione di marcia. Poco credibile che avvenga con le elezioni anticipate fissate per aprile. Che il passato sia da cancellare è evidente a tutti. Però i disastri, morali più ancora che politici, che hanno portato a questa situazione avrebbero dovuto favorire proposte di cambiamento molto più radicali. E l’ulteriore disastro provocato, a livello globale, dal virus avrebbe permesso di preparare programmi davvero rivoluzionari.
Immaginare una Valle non condizionata, nel male e nel male (il bene non si vede più) da un Casino che ha fatto il suo tempo; da un turismo impostato su criteri vecchi e che non funzionano in una fase di crisi; da un settore pubblico pachidermico, costoso e lento; da una classe dirigente pubblica e privata che non ha mai brillato e che andrebbe sostituita in toto.
Invece niente. I programmi oscillano tra il ripetitivo ed il banale. Una spolverata di verde, con la speranza di conquistare qualche gretino in libertà, una richiesta di soldi pubblici che vanno sempre bene, una riesumazione dell’autonomia e, in qualche caso, il rilancio dell’idea di indipendenza.
Già, ma per autogovernarsi, occorrono capacità, competenze. Magari persino un briciolo di onestà. Peccato che non ci sia, oggi, un Conte di Challant a trattare. Ed allora quali sono le prospettive? Continuare ad aspettare gli ordini dall’Aspromonte? Continuare a sognare l’Arpitania senza offrire, però, una classe dirigente in grado di dare concretezza al sogno? Sperare di trasformarsi in un Cantone svizzero, dimenticando che, a livello cantonale, bisognerebbe comunque autogovernarsi?
Le altri nazioni negate, come la Catalogna, hanno lavorato al proprio interno per darsi una classe dirigente di livello elevato. La Vallée ha lavorato per aumentare il prezzo degli skipass. Non è proprio la stessa cosa.