Si avvicinano le feste di Natale. Normalmente, in questo periodo, le città sono già iridescenti di luminarie e le pubblicità di regali, panettoni, pandori, dolciumi e leccornie varie ci assediano ovunque. Invadendo tutti gli spazi mediatici. Martellandoci.
Ma quest’anno… niente. O quasi. Poca roba, per lo più promozione delle vendite online sui social. Le strade, vuote e quasi buie. Gli addobbi dei negozi stenti e, palesemente, messi su alla rinfusa. Di malavoglia. E , per sovramercato, non ho ancora visto la pubblicità natalizia della Coca Cola, con Babbi Natale, renne, slitte, alberi illuminati da mille candeline. Quella che sanciva l’inizio delle feste. Per ora niente. Eppure il Ringraziamento è passato. E, negli States, era uso una grande parata, in tutte le città e paesi, guidata da Santa Claus. E sponsorizzata, ovviamente, dai Grandi Magazzini…
Ma quest’anno… niente. Quest’anno c’è il COVID. La pandemia. Quest’anno si muore… Gli anni scorsi, invece, tutti in ottima salute. Tutti immortali.
Comunque, il Conte Zio, o Tacchia che dir si voglia, raccomanda un Natale di raccoglimento. Senza tante feste. Cenoni in massimo sei persone. E se uno ha cinque figli… Beh, può sempre separarsi dalla moglie. O sopprimere il pargolo più rompiscatole…
Un Natale più “spirituale” ha anche detto. Probabilmente col plauso di uno dei suoi due grandi sponsor. L’inquilino occasionale del Vaticano. L’altro, il muto del Colle , come è uso, tace. Ma lascia dire e fare.
Sinceramente non sono mai stato un fanatico dei lussi e dei bagordi di fine anno. Ma sentir parlare di spiritualità natalizia da costoro mi fa venire voglia di trascorrere le notti delle feste ballando in discoteca sul cubo. O ubriacandomi di birra in un pub come un marinaio in franchigia. O di andare alla Messa di mezzanotte a… mezzanotte. E non alle dieci, come vorrebbe un altro, ineffabile, revisore delle Scritture. BOCCIAto in prima liceo per ignoranza crassa e arrogante del significato elementare dei simboli. Se fosse stato mio allievo, naturalmente. Cosa che per mia buona sorte, non è avvenuta…
Ora, questa pletora di analfabeti culturali (e non solo) sono, evidentemente incapaci di cogliere il significato delle tradizioni. Anche delle più elementari. Ad esempio che il Bambinello va messo nella Grotta a mezzanotte esatta perché inizia il nuovo giorno. Si rinnova il mondo e la luce si diffonde vincendo la tenebra. Alle 10….Non è la stessa cosa. Punto.
Non mi stupisco. Su di loro, per me, il giudizio era già dato. Da tempo.
Quello che però mi lascia interdetto è l’atteggiamento dei, cosiddetti, cristiani. O cattolici, che dir si voglia. Dal loro capo in giù. Dai preti alle suore all’ultima beghina usa trascorrere i giorni in canonica. Accidenti! È il vostro Dio che nasce… o mi sbaglio? È uno dei momenti fondanti della liturgia dell’anno sacro. Su cui si dovrebbe basare il senso e la ragione d’essere della vostra Chiesa. Perché se si può sospendere la celebrazione, o differirla, o anticiparla per ragioni di opportunità politica o per paura del virus, significa un’unica cosa. Che voi alla nascita del vostro Dio, che si rinnova nelle generazioni e nei secoli, non ci credete. E allora siete solo una sorta di Club tipo Rotary, solo meno selettivo. Che può sospendere a piacimento i suoi impegni…
Uno dice: “Ma c’è la legge ! Il DPCM (che poi legge non è). Come si fa a trasgredire?”. Mai sentito parlare dei martiri. Pericolosi negazionisti, certo. Ma loro sfidavano gli editti di gente come Diocleziano e Decio. Mica di Speranza… E ad attenderli c’erano i leoni. Non una multa che si può sempre contestare davanti al giudice…
Un altro, più onesto, dice: ma c’è il COVID e noi abbiamo paura di morire… Benissimo. Non cercherò di farvi cambiare idea. Ma allora, per favore, fatela finita con inutili giaculatorie sulla vita eterna, preghiere di cui non capite più il senso. E fate i sepolti vivi nelle vostre camerette. Quanto alle Chiese se ne potranno occupare gli storici dell’arte. Di quelle belle. Delle altre, di certi obbrobri ultramoderni… beh, non volete tanto bene ai migranti? trasformatele in ostelli. Almeno serviranno a qualcosa..
Lo so. Questi articoletti dovrebbero rispettare il titolo. “Fiabe del Solstizio”. E qui invece mi son fatto prender la mano ed ho parlato di ciò di cui non vorrei più parlare. Perché annoia e mi annoia. Che ci volete fare? Prendetelo come un tiro mancino… che so, uno scherzo del Grinch…