Il rischio era che il troppo entusiasmo per la recente conquista della coppa Italia e la grande festa dei tifosi al Ruffini potesse rammollire le gambe, togliere un po’ di quella garra che aveva permesso di tenere il campo fino all’ultimo punto a Firenze
E in effetti Torino ha faticato non poco ad avere la meglio su una Capo d’Orlando rinnovata in buona parte del roster e più che mai motivata a muovere la classifica nel tentativo di allontanarsi dalla “zona rossa”. Così, dopo un primo quarto super, con i gialloblu trascinati in particolare dai nuovi Bongou Colo e Vander Blue, Torino ha subito una rimonta che l’ha portata a giocarsela nell’ultimo quarto, avendo la meglio soltanto alla fine.
Sono però tante le ragioni per le quali i tifosi sono usciti dal Ruffini con nuove certezze e rinnovato entusiasmo
Innanzitutto il black out successivo all’addio di Luca Banchi (che ha firmato per il Bamberg, in Germania) pare definitivamente superato.
Capitan Peppe Poeta, autentico trascinatore in Coppa e non solo, ha rinnovato per 3 anni, così come pare cosa fatta il rinnovo (si parla di due anni garantiti) con lo sponsor Fiat, fondamentale per pianificare il futuro. Per il prossimo anno i rumors danno per probabili anche le conferme di Mazzola (il prossimo anno gli italiani dovranno essere 6, e Valerione ogni volta che è stato chiamato in causa non ha quasi mai sfigurato) e sarebbe in fase avanzata la trattativa per tenere sotto la Mole, per il terzo anno consecutivo, Deron Washington, che ieri non ha brillato, ma che resta fondamentale, sia in fase offensiva che difensiva. E se anche Trevor Mbakwe ha espresso il desiderio di restare, allora quella del prossimo anno potrebbe essere una squadra da costruire su una base più solida e rodata.
La giornata di ieri ha poi portato un’altra buona notizia: i nuovi funzionano
Bongou Colo ha messo a referto 18 punti e una serie di triple che – in particolare nel primo quarto – hanno fatto la differenza. Vander Blue si sta ancora ambientando, ma quando ha dovuto fare la differenza l’ha fatta. E anche Pelle, all’esordio, ha dimostrato di poter dare più che degnamente il cambio a Mbakwe, mostrando esplosività fisica e un’ottima intesa con Poeta, che gli ha concesso il tripudio del Ruffini concedendogli due spettacolari alley-oop.
La profondità della rosa ora è discreta
Torino ha potuto gestire, qualche volta soffrire, per poi affondare i colpi quando ce n’è stato bisogno. Proprio come fanno le grandi squadre. Sugli scudi anche Sasha Vujacic, tornato “The Machine” con 26 punti e il buon Mbakwe con 14 punti, molti dei quali decisivi dalla lunetta. Negli ospiti prestazione maiuscola del lungo italiano Luca Campani, alla suo esordio con Capo d’Orlando dopo l’esperienza di Varese e autore di 26 punti.
“Complimenti ai giocatori di Capo D’Orlando e al loro allenatore per la partita che hanno fatto – ha detto dopo la partita il coach Paolo Galbiati, alla sua seconda vittoria stagionale in campionato -. Gran primo quarto il nostro, poi abbiamo giocato con un po’ di sufficienza ma loro sono sempre stati attaccati alla partita. Sono contento per il match di Vujacic e non solo per i 26 punti segnati, ma per la vocalità con la quale ha giocato. Bene anche Pelle, per lo spirito messo in campo anche a fianco dei compagni quando era in panchina. Sapevano che sarebbe stata una partita difficile perchè era quella della ripresa in campionato dopo un periodo che tutti conosciamo, e tale si è rivelata. Lavoreremo in settimana per trovare maggior equilibrio. Abbiamo sentito un po’ di stanchezza, forse anche dovuta al fatto di esserci ritrovati lunedì dopo uno stop di una settimana post successo in Coppa Italia”.
FIAT TORINO – BETALAND CAPO D’ORLANDO 92-89
Torino
Blue 8, Garrett 13, Pelle 9, Vujacic 26, Poeta 1, Colo 18, Washington 3, Mbakwe 14, Mazzola, Guy ne, Mittica ne, Tourè ne; all. Galbiati
Capo D’Orlando
Galipo’ ne, Faust 11, Maynor 8, Atsur 9, Kulboka 8, Laganà ne, Woiciechowski 4, Likhodey 9, Campani 26, Stojanovic 14, Donda ne; all. Di Carlo
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