Da lunedì 15 marzo gran parte dell’Italia si è svegliata in zona rossa. Non è più possibile uscire di casa, se non per ragioni di lavoro, salute o necessità, o per fare attività sportiva o motoria. Il fine della zona rossa è ovviamente la riduzione dei contagi, ma il cambio delle misure genera dubbi. Ecco quindi le naturali domande che tutti gli italiani si sono posti:
- La mia regione (Piemonte, Lazio, Lombardia, Veneto, etc.) è in zona rossa?
- Cosa si può fare durante la zona rossa?
- Cosa cambia rispetto alla zona gialla o alla zona arancione?
- Quando finirà la zona rossa?
In questo articolo daremo una risposta a tutte queste domande. Se invece vuoi scoprire se potrai goderti l’estate con la fine del Covid, leggi questo articolo.
Quali regioni sono in zona rossa?
Lunedì 15 marzo sono passate in zona rossa le seguenti regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento. Queste regioni si aggiungono a Campania e Molise che restano in area rossa.

Tutte queste aree hanno visto un rapido umento dei contagi nella settimana passata, che ha reso necessario l’inasprimento delle misure anti-Covid, anche sulla base delle varianti di cui vi abbiamo parlato in questo articolo. Le Regioni con i dati peggiori in merito all’avanzare del contagio sono Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte.
Cosa si può fare durante la zona rossa?
In zona rossa sono consentiti spostamenti esclusivamente per queste ragioni:
- per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma)
- per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione
- per raggiungere il coniuge o il partner se vive in una città o in una regione diversa, purché il luogo scelto per il ricongiungimento coincida con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione
- per dirigersi verso le seconde case, purché non vi abitino persone non appartenenti al nucleo familiare
- per svolgere attività sportiva. Nel caso in cui questa comporti uno spostamento – tipo con la corsa o con il ciclismo – si può uscire, purché il comune di destinazione coincida con quello di partenza
Cosa cambia rispetto alla zona gialla, alla zona arancione e alla zona bianca?
In zona gialla è possibile circolare liberamente all’interno dei comuni, nonché spostarsi da un comune all’altro senza dover comprovare motivi di lavoro, salute e necessità. Questi motivi servono invece nel caso in cui si volesse cambiare regione. Bar e ristoranti possono poi rimanere aperti fino alle 18. Rimane il coprifuoco dalle 22 alle 5.
In zona arancione si può circolare liberamente all’interno del comune, ma rimangono gli stessi limiti della zona rossa per quanto riguarda l’uscita dal comune. Fanno sempre eccezione le attività sportive che comportano uno spostamento. Bar e ristoranti non possono invece aprire, portando alla questione dei ristori di cui vi abbiamo parlato in questo articolo.

La zona bianca consente invece piena libertà di movimento, venendo meno anche il coprifuoco. Attualmente la sola Sardegna si trova in zona bianca. Se vuoi sapere le regole nello specifico, clicca qui. Una situazione che genera invidia, soprattutto per chi spera nella fine della zona rossa.
La fine della zona rossa: quando finisce il lockdown?
Le misure attualmente in vigore hanno durata prevista fino a Pasqua, che sarà blindata. Chiudere tutto durante le feste, per quanto sgradevole, ha il vantaggio di ridurre i contagi senza toccare la capacità economica del Paese, già in grande difficoltà.

Per la fine della zona rossa sarà tuttavia decisiva la prossima settimana, dato che il controllo sui dati – specialmente l’rt – previsto per il 26 marzo potrebbe sancire il passaggio in zona arancione di alcune regioni che vedono un rallentamento dei contagi. Attualmente sembrano papabili per la riduzione delle restrizioni il Lazio, la Lombardia e il Veneto.
Altro modo per fare sparire definitivamente le zone rosse saranno i vaccini: per sapere cosa prevede il piano vaccinale, clicca qui.