Parliamo…no, tranquillo, direttore. Non di donne, altrimenti, poi, dici che è una fissa. E che alla mia età (n.b. la tua) “non è proprio un buon segno”. Niente donne. Oggi parliamo…di… fiori.
E perché, proprio di fiori? Che ti stai dando al giardinaggio?
Decisamente no. Non c’è pericolo. Anche perché dubito di avere un benché minimo pollice verde…nonostante il bisnonno Francesco, quello che si fece Grande Guerra e Spagnola (la febbre, meglio precisare) fosse un abile giardiniere.
Però i fiori mi piacciono. Soprattutto perché, nella mia memoria, che è poi la memoria labirintica di un vecchio prof ( va bene, può essere il primo o secondo segnale di un Alzheimer..), i fiori evocano citazioni letterarie. Poesie, soprattutto, ma non solo.
Non penso solo alla Rosa. Che pure è il fiore per eccellenza. Almeno nella nostra cultura. Quella che affonda le sue radici nel Medioevo. O meglio nella sua fase tarda, che è già preludio del Rinascimento. Forse, il vero Rinascimento, come scrive Le Goff.
E la Rosa ne è il simbolo floreale per antonomasia. Dal francese “Roman de la Rose” alla sua traduzione / reinterpretazione in Volgare di Sì che porta il titolo de “Il Fiore”. E che sarebbe opera di tale Messer Durante da Firenze. Forse, ma solo forse anche se lo sostiene il Contini, Dante giovane.
In Dante per altro, la Rosa è allegoria del più alto dei Cieli. Dove siedono i beati. E, tra loro, Beatrice…
Senza dimenticare il passaggio di quella “Rosa fresca aulentissima…” di Cielo ( o Ciullo) da Alcamo. Che usa, però, il fiore come un simbolo…beh diciamo molto meno spirituale.
E potrei continuare. Ma mi fermo.
In altre tradizioni, però, altri sono i fiori simbolici. In Oriente troviamo il Loto. Sul quale viene rappresentato il Buddha. Fiore della Luce. E della liberazione spirituale. Ma che nel “nostro” Omero viene a rappresentare l’oblio…
E vi è poi il fiore del ciliegio, così caro alla poesia giapponese. Ai maestri dell’Haiku, Bashō, Buson… come nessuno capaci di cogliere l’attimo della fioritura. E fermarne l’emozione, con poche, scarne, parole.
Ma anche da noi vi sono altri fiori. E altre…emozioni. Leggete il Pascoli, soprattutto. Come pochi, anzi come nessuno capace di fissare con assoluta precisione, quasi acribia da botanico, i caratteri di un fiore. Evocando, attraverso questi, un complesso universo simbolico. Perché l’oggetto naturale è il simbolo più potente. Con buona pace dei pur grandi, ma artefatti, simbolisti francesi.
Una su tutti. La “Digitale purpurea”. Sensualità, erotismo soffuso e velato. E un senso, quasi morboso, di morte. La lezione dell’elegea erotica latina. Di Properzio.
E taccio sul suo amico D’Annunzio. Sulla effusione di fiori, colori e profumi, che pervade “La pioggia nel Pineto”. E un po’ tutta “Alcyone”…
Perché parlare di questo proprio oggi? Domanda che, forse, nessuno si porrà. Eppure, una ragione c’è. Perché, vedete, oggi si concludono i Floralia. Le Feste in onore della Dea latina Flora. Di cui parla Ovidio nei suoi Fasti. Con toni… misteriosi. E arcani. Legando il suo culto alle origini stesse di Roma. Come attesta l’invocazione dei fratelli Arvali…
E, dopo Ovidio, tanti altri. Ancora nel Rinascimento e poi nei secoli successivi, e i dipinti di Palma il Vecchio, Bruegel, Tiepolo, Rembrandt…
Su tutti, naturalmente, la Primavera di Sandro Botticelli. Dove Flora incede, con passo lieve, al centro della scena, accompagnata da Zefiro. Bellissima, sparge fiori intorno a sé. E il suo sguardo rivela il mistero del legame tra eros e vita, natura. Tema chiave della religione romana arcaica..
E i Floralia erano, appunto, feste sfrenate. Orgiastiche. Nel senso sacro della parola. Non in quello in uso tra i cultori di YouPorne…
Feste nelle quali le Donne si vestivano con abiti sgargianti, insoliti per la sobrietà dei romani. E addirittura le attrici del Mimo – il teatro era parte fondamentale del rito – concludevano le loro esibizioni denudandosi con movenze volutamente lascive…
Alla fine, però, sempre di donne finisci a parlare…
Che ci posso fare, Direttore… La Donna e il Fiore sono strettamente legati..
E poi oggi finiscono le Feste di Flora. Che sono iniziate il 28 di Aprile. Ed hanno raggiunto il loro culmine il 30. Per il nostro Calendario, Santa Valpurga. La notte delle streghe…