La casa editrice TEA di Milano, facente parte del gruppo editoriale Mauri-Spagnol, sta ripubblicando tutti i romanzi di Leonardo Gori incentrati sul personaggio del capitano dei Carabinieri (e poi maggiore e colonnello) Bruno Arcieri.
Si tratta di un’operazione attesa dai molti estimatori dell’autore fiorentino, e che si rendeva necessaria dopo la chiusura della casa editrice Hobby&Work per la quale i romanzi di Gori erano usciti una ventina di anni fa.

La collezione, che comprende dodici titoli, ruota intorno all’ufficiale dei Carabinieri Bruno Arcieri, e si dipana dal 1938 al 1970.
Il protagonista è tutto fuorché un eroe classico. È un uomo come tanti, che però, per via della sua posizione, si trova coinvolto in vicende criminose o spionistiche nelle quali si districa spesso con difficoltà. Il più delle volte ricostruisce, dopo averle indagate a fondo, situazioni complesse che lo coinvolgono fino al punto di fargli più volte rischiare la vita. Ma non aspettiamoci il classico detective che alla fine risolve tutto con un colpo di teatro. Siamo ben distanti dai Marlowe, dai Nero Wolfe o dai vari James Bond delle migliaia di thriller che ingombrano gli scaffali delle librerie.
Arcieri è uno come tanti, con i suoi dubbi, le sue incertezze, le sue debolezze. Ma allo stesso tempo è ancorato a sani principi; che non sono solo quelli di giustizia e imparzialità, ma anche quelli dell’onore, della fedeltà alla parola data, nel rispetto della propria e altrui dignità.
Ma ciò che distingue le storie di Gori consiste nello sforzo di collocare gli intrighi narrati in un contesto storico ben definito e minuziosamente ricostruito. Il centro di tutto è la città di Firenze. O, per meglio dire, tutto ruota intorno al capoluogo toscano. Già, perché la prima storia (La Finale, che uscirà il prossimo 25 marzo, e che sarà reperibile al costo di 25€) parte da Parigi, proprio nei giorni in cui, nel 1938, si disputa la finale del Campionato del Mondo di Calcio che vedrà l’Italia di Pozzo vincere il suo secondo titolo iridato.
E negli altri romanzi i contesti sono i più vari: da Nero di Maggio, che ha come sfondo l’incontro tra Hitler e Mussolini a Firenze nel 1938, a Il Passaggio, la cui si vicenda si svolge nell’agosto del ’44, quando le truppe tedesche furono costrette a lasciare Firenze sulla pressione anglo-americana; da Musica Nera, ambientata durante il boom economico, a L’Ultima Scelta, in cui, sulla sfondo della Guerra Fredda, il colonnello Arcieri, ormai in pensione, viene convocato in gran segretezza da un alto dirigente dei Servizi Segreti, che gli prospetta un’ultima operazione.
Insomma, si tratta di una vera e propria saga al cui centro c’è un personaggio con il quale è facile immedesimarsi.
Inoltre, le storie di Gori – che di professione non fa lo scrittore ma il farmacista – sono assai ben congegnate, ricche di colpi di scena, per nulla stiracchiate per le lunghe come accade troppo spesso nei noir americani. Non c’è niente di più e niente di mano di ciò che serve a inchiodare il lettore e a condurlo in una corsa a perdifiato fino all’ultima pagina.

Spicca anche l’onestà intellettuale dell’autore che, pur narrando vicende storiche con le quali in Italia si fa ancora fatica a fare i conti – per esempio l’eterna diatriba fascismo-antifascismo – mantiene una posizione equilibrata nel rispetto dei fatti storici. Non per nulla, in ben due occasioni, (Lo specchio Nero e Il Cuore d’Oro) i romanzi sono stati costruiti a quattro mani con lo storico Franco Cardini.