Il Po è il fiume più lungo d’Italia, lungo 652 km, con un bacino di 71.000 km quadrati è anche quello con la massima portata della foce. Tutti lo conosciamo, ma perché si chiama così? Qual è l’origine del fiume Po?
Qualche informazione sul Po
Il fiume Po ha origine in Piemonte, più precisamente dal Monviso, e sfocia nel mare Adriatico attraversando cinque capoluoghi di provincia: Torino, Piacenza, Cremona, Ferrara e Rovigo. Inoltre, segna i confini tra alcune regioni italiane, precisamente tra Lombardia ed Emilia-Romagna e tra Emilia-Romagna e Veneto.
Il Po sfocia, come detto, nel mare Adriatico in un vasto delta con 6 rami. Per la maggior parte del suo percorso scorre in un territorio pianeggiante che proprio dal fiume prende il nome di Pianura Padana.
Origini del nome del fiume Po
Nell’antichità il Po era noto con un nome italico: Padus, e uno greco: Eridano. Quest’ultimo stava ad indicare un fiume mitico, indicato grossolanamente a sud della Scandinavia e formatosi dopo l’ultima glaciazione europea.
Secondo i Celto-Liguri, il Po a quei tempi, veniva chiamato Bondicus che significa “scavare”, “render profondo”, mettendo in evidenzia la depressione geografica della zona fluviale padana.
Studi recenti sul nome del Po
Secondo studi recenti, il nome Po proviene da un vocabolo orientale che avrebbe il significato di palude. Tuttavia, si è sempre considerata l’origine del nome riconducibile alla parola “Padus” che fa riferimento ai numerosi esemplari di pini selvatici che costeggiavano le rive del fiume. “Pades”, infatti, sta ad indicare proprio, la resina prodotta da questi esemplari di pini selvatici.
La cosa certa è che da Padus deriva il termine “padano” e da lì il temine di pianura padana che, per l’appunto si estende ai lati del fiume Po.
In estrema sintesi si può assumere, quindi, che l’attuale nome del Po sia semplicemente una contrazione della parola latina “Padus”.