Non bastava la Francia. Ora anche dalla Spagna arrivano attacchi contro la portavoce italiana di Biden. Lady Garbatella è stata nuovamente accusata da un esponente del partito di Macron di non essere in grado di affrontare l’invasione dei clandestini. Difficile trovare qualche ragione per difendere Giorgia Meloni a fronte di un aumento di 4 volte del numero di sbarchi sulle coste italiane. Ma lei è impegnata a girare il globo terracqueo per raccogliere sostegno a favore di Zelensky. Non può occuparsi di quisquilie italiane.
Dalla Spagna, invece, le critiche riguardano la politica del lavoro meloniana, con le nuove misure destinate – secondo il ministro del Lavoro Yolanda Diaz – ad accrescere la precarietà.
È vero che sia il governo di Madrid sia quello di Parigi hanno problemi interni che cercano di scaricare con una polemica che coinvolga l’Italia. Tanto per nascondere il milione di contestatori scesi in piazza contro la riforma di Macron o i sondaggi negativi per la sinistra spagnola. Ma la banalità ed anche l’infantilismo di questi atteggiamenti non impediscono di vedere che le critiche hanno basi reali.
Non è neppure il caso di soffermarsi sulla inesistente politica di contrasto all’invasione dei clandestini. Con tutto ciò che comporta anche in termini di sicurezza nelle principali città ed anche nei centri più piccoli.
Ma la novità è rappresentata dalle accuse sulla politica del lavoro. Nessuna difesa del salario dall’inflazione, nessun intervento per garantire un salario minimo, ampio spazio ai contratti “fai da te” privi di tutele e di prospettive. D’altronde sono scelte in perfetto stile liberista/capitalista. Il padrone ha tutti i diritti ed i lavoratori tutti i doveri. Prendere o lasciare. E sono in tanti a lasciare. Lasciano la proposta di lavoro e lasciano anche l’Italia.
Perché il circolo dei miracolati della Garbatella non si chiede come si possa sopravvivere a Milano con stipendi da fame ed affitti alle stelle. Non si chiede perché, dopo gli anni di studio costati certo non poco, un giovane laureato dovrebbe accettare lavori precari sottopagati. Non si fa nulla per combattere l’inflazione, nulla per frenare gli affitti (che non riguardano solo gli studenti universitari), nulla per creare sviluppo duraturo. Todos camareros perché un governo di maggiordomi non può pensare ad altro che non sia il turismo per accogliere gli statunitensi.
A Parigi e Madrid, quando se ne accorgeranno, avranno molti spunti per nuovi attacchi.