Il G20 avverte che non ci sarà nessuna ripresa economia se non saranno prima garantiti il contenimento del virus e il vaccino per tutti
I rischi per la ripresa economica
Il G20, che quest’anno si è svolto in modalità virtuale in Arabia Saudita, lancia un chiaro allarme riguardo l’economia: “in tempi di crisi”, è necessario ricordare l’importanza dell’istruzione. Questo quanto si legge nella bozza del comunicato finale stilato dai leader dei 20 Paesi più industrializzati al mondo. Tutte le nazioni sembrano essere d’accordo riguardo l’impegno di continuare a usare tutti gli strumenti a disposizione a sostegno di una ripresa globale incerta e sulla quale pesano “elevati rischi al ribasso”. Il gruppo dei big sembra voler rinnovare l’impegno a finanziare un’equa distribuzione dei vaccini, delle cure e dei test per il Covid-19 in modo che i paesi più poveri non siano tagliati fuori.
Comanda sempre la Germania
Nel comunicato finale del G20 si legge anche come il contenimento del virus rimane essenziale per sostenere l’economia, che risente del nuovo aumento dei casi e delle nuove restrizioni imposte in diversi Paesi. Nel documento si legge: “Riconosciamo il ruolo di una immunizzazione ampia come un bene pubblico globale”. Intanto l’UE ha chiesto al G20 4,5 miliardi di dollari entro la fine di dicembre: ma non per fornire ai propri Paesi adeguate cure e medicinali contro il virus, per fornirle ai paesi più poveri.
Questa idea, portata avanti soprattutto da Angela Merkel, sembra essere la più quotata al momento. La stessa cancelliera si è addirittura dichiarata “preoccupata” per la lentezza delle discussioni riguardo l’accesso al vaccino da parte dei Paesi poveri.
La Cina ci prova ancora
E quando si pensa che non ci sia limite al ridicolo, ecco la barzelletta: il presidente cinese Xi Jinping avrebbe invitato i membri del G20 a sostenere l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel coordinare l’allocazione delle risorse al fine di assicurare una distribuzione equa ed efficiente dei vaccini in tutto il mondo. La Cina, Paese che forse dovrebbe avere meno voce in assoluto sul capitolo coronavirus , tenta di spiegare ai paesi europei come allocare le risorse contro il virus da lei generato. Vladimir Putin, invece, avrebbe tentato di rassicurare tutti dichiarando: “La Russia è pronta a fornire il suo vaccino sperimentale Sputnik V contro il Covid-19 ai Paesi che ne hanno bisogno”.