Il rilancio di Genova può passare dai binari oltre che dal mare. Di fronte ai dubbi ed alle perplessità sul collegamento ferroviario Torino Lione stanno emergendo alcune proposte alternative che avrebbero la Superba come snodo fondamentale.
Genova è già stata indivuata come terminale del “Terzo Valico”, ossia del collegamento ferroviario tra il porto ligure e Rotterdam, passando per Milano e la Svizzera.
Una linea la cui realizzazione pare ormai certa, nonostante alcuni freni ed il fallimento di una cooperativa coinvolta nei lavori.
E partendo da qui è stata avanzata la proposta di far coinvolgere su Genova anche l’ex corridoio 5, quello che comprende la tratta Torino Lione.
Approfittando del Terzo Valico si potrebbero deviare merci e passeggeri verso la Liguria, proseguendo da Genova verso Ventimiglia e poi Nizza e Marsiglia.
I promotori dell’iniziativa ritengono che un simile progetto avrebbe il merito di rafforzare il ruolo portuale della Superba consentendo, inoltre, uno sviluppo ferroviario ad uso turistico.
I problemi, tuttavia, non mancano e non sono pochi. Perché è vero che il tunnel di base in Val Susa è poca cosa sul versante italiano, ma in Francia sono già stati scavati i primi km e sono state ultimate le discenderie. Non si tratta di carotaggi, ma di gallerie lunghe km e con una larghezza abbondantemente sufficiente per far transitare i pullman in entrambe le direzioni ed in contemporanea.
Si può andare a dire ai francesi che ci siamo sbagliati e che i tunnel possono essere utilizzati per nascondere gli errori di Micron?
Quanto alla Liguria, si ripropone lo stesso problema che vale per l’intera tratta ad alta velocità ferroviaria già realizzata in Italia: i treni merci possono percorrerla ad una velocità limitata, meno della metà rispetto ai treni per i viaggiatori.
È vero che si possono studiare orari di percorrenza in grado di conciliare le due esigenze, ma considerando le difficoltà di gestione delle Ferrovie anche della normalità, diventa difficile credere alla capacità di affrontare una simile sfida.
E poi si aggraverebbe il problema dell’isolamento del Piemonte. Grazie all’incapacità dei politici locali la tratta Genova Rotterdam passa da Milano e non più da Novara, del Mercantour non si parla più, la Cuneo Nizza ferroviaria è una farsa, l’autostrada Torino Savona è ridicola e si innesta sulla Genova Ventimiglia perennemente intasata, l’aeroporto di Cuneo Levaldigi rasenta l’assurdo e quello di Torino è la dimostrazione dell’inadeguatezza della classe dirigente locale. La stessa che strilla a favore della Tav per nascondere la propria incapacità.