Annalena Baerbock è il ministro degli Esteri della Germania. Un anno fa pensava di poter diventare cancelliera, sostituendo la Merkel. Il suo partito, i Verdi, veleggiava sicuro in prima posizione nei sondaggi. Poi, però, Annalena ha iniziato a parlare ed i consensi sono crollati. Ora, per contrappasso, si ritrova a confrontarsi con il suo omologo italiano, l’imbarazzante Giggino Di Maio. Ed il loro incontro ha perfettamente rappresentato il livello dei due governi in politica estera.
Così, mentre la Russia discute con gli Usa di Ucraina, mentre la Russia e la Cina riportano il Kazakistan nella propria orbita, Giggino e Annalena non perdono occasione per sfoggiare l’immancabile corredo di banalità. A partire dai migranti, ovviamente. Quei migranti che le navi delle Ong tedesche evitano accuratamente di condurre in Germania, preferendo scaricarli sulle coste italiane. D’altronde le Ong francesi si guardano bene da trasportare i clandestini in Corsica o a Marsiglia. Tutti in Italia. E Giggino ringrazia.
Sono invece le famiglie italiane a ringraziare Giggino ed Annalena che, da perfetti servitori di nonno Biden, hanno provocato la crescita dei prezzi del gas prima con le sanzioni contro la Russia e poi bloccando, con un cavillo, l’entrata in funzione del gasdotto North Stream 2.
Però la strana coppia non perde il vizio e minaccia Putin: guai a lui se utilizza il gas per fare politica internazionale! Peccato che al Cremlino non si siano ancora spaventati a sufficienza. Sempre che sappiano dell’esistenza di Giggino e non esplodano in una sonora pernacchia per rispondere alla minaccia del ministro pentapoltronato.
Il problema è che mentre Giggino ed Annalena giocano al girotondo, gli italiani pagano bollette inaccettabili a causa dei maggiordomi di nonno Biden. E la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente. Il Corriere, quotidiano di riferimento del governo dei Migliori, ha già anticipato che gli italiani dovranno sopportare nuove stangate per favorire la transizione ecologica. Sarebbe meglio che morissero, per fare felice il ministro Cingolani che vuole dimezzare la popolazione, ma se proprio non vogliono crepare, che almeno paghino caro..