Lo sport della ginnastica artistica oggi è una della quattro discipline olimpioniche appartenenti alla ginnastica generale e si divide nella categoria maschile e femminile.
La ginnastica artistica maschile prevede sei diversi attrezzi sui quali il ginnasta può eseguire i suoi esercizi e sono: il corpo libero, il volteggio, il cavallo, gli anelli e le parallele simmetriche. Per quanto riguarda la categoria femminile sono previsti quattro differenti specialità, che sono: corpo libero, trave, volteggio e parallele asimmetriche.
In origine questo sport non esisteva poiché con ginnastica ci si riferiva a quella che conosciamo oggi come atletica. In questo articolo vi illustreremo la nascita e l’affermazione di questo sport.
Le origini di questo sport
Le origini della ginnastica artistica hanno radici molto antiche e sedimentate in diverse culture, come quella cinese, egizia e micenea.
Come precedentemente precisato, per ginnastica artistica gli antichi intendevano quello che noi intendiamo oggi come atletica leggera, lotta e pugilato.
Questo sport non riscontrò molto successo nell’età romana. Questo perché i romani lo ritenevano uno sport per i poveri e gli schiavi e, inoltre, non apprezzavano la ginnastica perché erano contrari a mostrarsi nudi in pubblico.
Verso la ginnastica artistica: sviluppo di nuovi metodi ginnici
Dopo l’anno Mille, la cultura fisica riacquistò importanza. Nel diciannovesimo secolo si arrivò allo sviluppo di una ginnastica scientifica che si basava su esercizi come la corsa e i salti. Questo sviluppo fu anche grazie a Fredrich Ludwing Jahn che inaugurò la prima palestra pubblica all’aperto. Soprattutto è a lui che si deve l’introduzione nella ginnastica degli attrezzi.
Contemporaneamente lo svedese Peher Henrik Ling ideò un metodo ginnico creato per sviluppare progressivamente il corpo secondo le sue possibilità. Sempre nello stesso periodo, Adolf Spiess, in Germania, si dedicò allo sviluppo della ginnastica collettiva.
Dalla fusione dei metodi di Jahn e Spiess nacque la moderna ginnastica artistica.
La ginnastica artistica in Italia
Nel contesto italiano Girolamo Bagatta nel 1807 introdusse la ginnastica nel suo Istituto Desenzano.
Il maggior sviluppo di queste attività sportive si ebbe in Piemonte, dove Rodolfo Obermann introdusse l’istruzione ginnica degli allievi dell’accademia militare.
Obermann era un ginnasta di Zurigo famoso all’epoca, chiamato in Italia direttamente da Carlo Alberto di Savoia allo scopo di insegnare la ginnastica agli allievi dell’Accademia Militare.
Il 17 marzo 1844 viene fondata a Torino, allora capitale del Regno di Sardegna, la Reale società Ginnastica di Torino, sede attuale ancora situata nel capoluogo piemontese.
La squadra nacque come sezione dedicata al gioco del calcio ma, già dalla fondazione, la Ginnastica Torino si attivò per diffondere la ginnastica tra i giovani. Uno dei meriti di questa società è di essersi fatta promotrice della proposta al Parlamento di una legge per rendere obbligatoria la pratica della ginnastica nelle scuole. La legge vede l’approvazione nel luglio del 1878.
Dal 1830 al 1860 in Italia nacquero diverse associazioni di ginnastica, che federandosi nel 1869 diedero origine alla Federazione Ginnastica D’Italia. Dodici anni dopo fu fondata la Federazione internazionale di Ginnastica.