Contrordine boys and girls (mica si poteva dire “camerati”)! Non è vero che tutti i giornalisti sono schierati contro lady Garbatella. Ci sono anche quelli pronti a raccontare di Giorgia Meloni che ridà la vista ai ciechi, che cammina sulle acque, che moltiplica pani e pesci da distribuire ai più poveri. A moltiplicare le armi da inviare a Zelensky, a spese dei contribuenti italiani, provvede già Crosetto. Per il momento il giornalismo ha prodotto un primo miracolo del presidente del consiglio. Un miracolo piccolo piccolo, ma bisogna pur cominciare dal basso.
Lei, Giorgia, mentre è in auto scorge una bambina in lacrime, che invoca il suo santo nome. E ordina subito di fermare la vettura. Beh, ordina forse è un po’ troppo forte. Hai visto che mai che l’autista si rivolga al sindacato.. Dunque il presidente supplica l’amico autista, in perfetto inglese, affinché accosti e le permetta di consolare la bimba piagnucolante. E come si chiama l’infante? Mica può chiamarsi Rossana o Rosa. Neppure Bianca. Nerina sarebbe di cattivo gusto. Il destino viene in soccorso di Giorgia: la bimba si chiama Celeste! Un segno del Cielo, evidentemente. Dio è con noi! No, anche questo non si può più dire. Va beh, Celeste è perfetto. Mica Azzurra che fa tanto Forza Italia o Caltagirone.
Celeste, una madonnina che appare a Giorgia. In attesa che il prossimo giornalista in cerca di una presidenza in un museo scriva che è stata Giorgia ad apparire alla Madonna. Per il momento ci si deve accontentare. Della carezza di Meloni alla bimba che, immediatamente, si rasserena. “Date una carezza ai vostri bambini e dite: è una carezza del presidente del consiglio”. L’aveva già detto Giovanni XXIII? Pazienza, bisogna aggiornare le frasi celebri.
In ogni caso Celeste può ripartire felice, con la mamma, verso Andria. Con il consiglio ed il pronostico di Giorgia: studia, che poi sarai la prossima a diventare come me; ma fai in fretta. Non è precisato, nell’agenzia, se il riferimento fosse al ruolo o all’altezza.