“Fattori. Capolavori e aperture sul ‘900″ è il titolo dell’importante mostra retrospettiva che la Gam di Torino dedica, fino al 20 marzo prossimo, all’opera di Giovanni Fattori, l’artista livornese che è stato uno dei maestri assoluti dell’Ottocento italiano, capace di interpretare in maniera assolutamente originale e innovativa tanto i temi delle grandi battaglie risorgimentali quanto i soggetti legati alla vita rurale dei campi.
L’esposizione torinese, curata da Virginia Bertone e Silvestra Bietoletti, presenta sessanta opere di Giovanni Fattori, tra cui tele di grande formato, preziose tavolette e una significativa selezioni di acqueforti, il tutto articolato in nove sezioni che coprono un arco temporale compreso tra gli anni 1854 e 1894.
Si tratta di un periodo che spazia dalla sperimentazione macchiaiola alle opere capitali degli anni Sessanta e Settanta, fino alle tele dell’età matura, che ne rivelano lo sguardo acuto e innovatore, capace di realizzare un’apertura artistica sul Novecento.
Le curatrici del progetto, Virginia Bertone, Conservatore Capo della Gam, e Silvestra Bietoletti, storica dell’arte e Specialista di pittura toscana dell’Ottocento, hanno realizzato un progetto espositivo molto articolato in cui si succedono, sulla base di una scansione tematica e cronologica molto felice, le opere di uno dei grandi maestri dell’Ottocento che ha saputo incontrare il gusto dei torinesi, come testimonia la presenza di Fattori nelle mostre allestite in città, sia quelle presenti a Torino, sia nelle annuali manifestazioni presso la Società Promotrice di Belle Arti di Torino e le Esposizioni Nazionali, dalla primavera del 1863 fino al 1902.
Le prime due sezioni tematiche della mostra spaziano dagli anni della frequentazione da parte di Fattori del Caffè Michelangiolo al periodo livornese e presentano opere quali quelle intitolate “Macchiaiole” e “Costumi livornesi”, composizioni di semplici scene rurali, fondate sulla rilettura delle regole metriche del Quattrocento toscano e sugli esiti delle sperimentazioni della macchia.
I soggetti militari dipinti da Fattori rappresentano opere che si pongono agli antipodi della pittura celebrativa, in grado, infatti, di cogliere, dietro il soldato, l’essenza dell’anima umana e la quotidianità dietro le battaglie.
Il coinvolgimento emotivo diventa ancora più marcato nei paesaggi dell’Italia postunitaria, in cui emergono animali al pascolo, uomini nei campi, abbracciati da una natura al tempo stesso maestosa, scorci cittadini in cui spicca la difficoltà di vivere e ritratti meditati. Una sezione della mostra è poi riservata anche a una tecnica cui Fattori si dedicò negli anni Settanta, l’acquaforte, vincendo la medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi. Il visitatore potrà anche ammirare le opere della maturità, in cui la potenza del linguaggio, di forte impatto espressivo, si mescola alla lezione prospettica e compositiva dettata dalla pittura del Quattro e Cinquecento.
A concludere il percorso sono alcune opere emblematiche di allievi di Fattori e artisti influenzati dalla sua pittura, quali Plinio Nomellini, Oscar Ghiglia, Amedeo Modigliani, Lorenzo Viani, Carlo Carra’ e Giorgio Morandi, che testimoniano come la lezione del maestro livornese abbia saputo suscitare stimoli e influssi sulla successiva pittura italiana del Novecento.
Gam Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Via Magenta 31
Orari
Lunedì chiuso
Da martedì a domenica 10-18
Giovedì 13-21. La biglietteria chiude un’ora prima.
Informazioni 0110881178