L’idea di una gita in giornata (o di qualche notte) per staccare da questi primi due mesi di lavoro è allettante. Il ponte di Ognissanti si prospetta un momento ideale a questo fine. Rimane da decidere dove andare. Perché non scegliere Bologna? Che tu l’abbia visitata una, due o dieci volte, le ragioni (e la loro validità) sono sempre le stesse: cibo, arte, musica e… amici.

Arrivare a Bologna
I mezzi per viaggiare a nostra disposizione sono, come sempre, macchina, aereo, treno e altri trasporti pubblici. L’aeroporto Marconi di Bologna, un aeroporto non tanto grande che ci salva dalle ansie e i disservizi di luoghi come Malpensa e Fiumicino, si trova a una decina di chilometri dal centro. Con trasporto pubblico e con un po’ di pazienza si riesce ad essere sotto la torre degli asinelli nell’arco di una quarantina di minuti. In definitiva un’ottima soluzione per arrivare a Bologna.
Chi però non è obbligato alla scelta dell’aereo potrebbe essere tentato a prendere la macchina. Bologna, come tutte le città, ha i suoi problemi legati al traffico. Se l’idea è una gita in giornata potrebbe essere saggio parcheggiare poco distante dalle mura per non rischiare di impegnare seduti in auto il tempo a disposizione. Inoltre il T.P.E.R. – Trasporto Passeggeri Emilia Romagna – funziona veramente bene. Su Google Maps sono segnati anche i minuti di ritardo dell’autobus e in generale le informazioni sono molto accurate. Un’altra possibilità è quella di arrivare in treno a Bologna.
La stazione dei treni
Qua è doveroso aprire una parentesi: la stazione di Bologna è progettata per confondere, immaginata da Escher in persona, o da un suo apprendista, e le indicazioni – che dovrebbero salvare il turista sperso – generano confusione, trasformando l’uscita in una caccia al tesoro con indizi falsi. Vedere la luce alla fine (e non in senso figurato) del tunnel è una gioia non trascurabile. Credo che sia l’incipit di quasi tutte le gite a Bologna che passano per la stazione: dopo essermi perso alla stazione di Bologna… Non ci sono purtroppo dei suggerimenti da potervi dare, bisogna perdersi, non diffidare delle indicazioni, ma non prenderle nemmeno troppo sul serio, e ricordare che tutti prima di noi ce l’hanno fatta.

Cosa vedere a Bologna
Punto di partenza e di arrivo non possono che essere loro: le due Torri, in piazza di Porta Ravegnana. Chi non è superstizioso o non è studente universitario può decidere di salire i 498 scalini, oramai consumati al centro ma sempre funzionali, della torre degli Asinelli. Sarebbe meglio prenotare la visita sul sito on-line, così da avere la sicurezza del biglietto e la comodità di aver scelto la fascia oraria. Da qua, seguendo via Rizzoli si arriva alla piazza del Nettuno e subito di seguito in piazza Maggiore, dove si può ammirare la maestosa basilica di San Petronio. Queste sono le tappe base e immancabili. Dentro le mura i luoghi da visitare sono però numerosissimi. Ad esempio il parco della Montagnola, nel quale se si è fortunati si possono trovare vestiti vintage, utili per intonarsi all’anima della città e in particolare di via Zamboni, la via delle università.
Durante i pellegrinaggi diurni si deve includere nel percorso via Santo Stefano, che si conclude nella c.d. piazza delle sette chiese, cioè piazza Santo Stefano. Ancora il Portico dei Servi dove si trova la Basilica di Santa Maria dei Servi, al cui interno si trova la Maestà di Cimabue.

Splendida, di giorno come di notte, è piazza san Francesco dove dall’ora dell’aperitivo fino al dopocena si può vivere un po’ di notte bolognese fronte chiesa.
Le strade di Bologna hanno dei nomi stupendi: via Irnerio, via Clavature, via de’ Toschi, via de’ Mattuiani, via delle Tovaglie, via Paglietta, vicolo Trebisonda… Quindi fatevi ispirare dai nomi e andate a scoprire le parti che più vi attirano della città.

Dove mangiare e bere
Premesso che capitare male a Bologna è arduo, ecco di seguito alcuni luoghi su cui andare sul sicuro.
Per la colazione, doverosa la seconda anche se il vostro viaggio non è iniziato alle prime luci della giornata, potete scegliere tra il dolce e il salato. E’ vero che il cornetto alla crema è una gioia per i sensi, ma siete in Emilia Romagna, patria del prosciutto di Parma D.O.P.! Sarà il croissant salato farcito con prosciutto crudo a regalarvi emozioni inaspettate. Tra i luoghi in cui fare colazioni dobbiamo menzionare:
- Forno Pasticceria Pallotti in Via del Borgo di San Pietro, 59, appunto un forno in cui la commistione tra dolce e salato si sussegue in un banco lunghissimo;
- Bar Maurizio – in Via Guerrazzi 22, entrateci – raccontarlo non rende giustizia al luogo e alle sue suppellettili che lo rendono un luogo unico dove incontrare i personaggi della Bologna underground;
- Caffè Rubik in Via Marsala 31/D, un bar in cui sedersi alle 9 e rimanere ad oltranza fino alle 2 del mattino. Per la colazione, che viene portata in un servizio di tazze e tazzine scompagnato e quindi poetico, sono eccezionali i croissant salati alla mortadella.
Durante le ore diurne non è molto diverso da altri bar, un luogo dove fumare un Toscano, gustare un ristretto Mokador, lacrimato Meletti, sorseggiare un Amaro e ammirare lo spettacolo della vita quotidiana… e di sera, come un camaleonte, cambia forme e colori!
Dal sito del Caffè Rubik
Si dice che a Bologna ci sia il gelato più buono d’Italia. Se sia vero o meno poco importa, ma la Cremeria Santo Stefano lavora per affermare questo primato. Quello che stupisce del gelato bolognese è la sua consistenza: a Napoli, Milano, Torino e Firenze ci saranno gelaterie altrettanto rinomate, ma a Bologna hanno come segno distintivo la cremosità. I gusti, tradizionali o rielaborati che siano, sono tenuti – come nelle migliori gelaterie – nei pozzetti al buio, per preservarne le caratteristiche.
Le osterie non si contano. Lanterne, Cappelli, Poeti, Orse: ogni insegna ha il suo protagonista. Ma tra le tantissime sono da provare:
- Osteria delle Donzelle , Via delle Donzelle 4/3 – in cui l’atmosfera rilassante e calda (per temperatura e toni) vi accompagnerà alla scoperta delle tagliatelle;
- Osteria La Tigre, Via Orfeo 5/b – l’ambiente è stupendo, sembra di essere a casa di amici che cucinano straordinariamente bene e che sono pronti a farti ridere, tenerti compagnia e coccolarti con il loro piatto forte (consigliatissima la lasagna alla zucca, piatto di punta della stagione).
Non poteva mancare un riferimento a quei luoghi di perdizione che non hanno un nome che li contraddistingue, ma solo decine e decine di prosciutti e mortadelle appese al soffitto che promettono una felicità eterna all’avventore. Sparsi un po’ per tutta la città, se ne trova un’alta concentrazione in via Pescherie Vecchie: sono i luoghi dei taglieri. Lunghissimi taglieri con salumi, formaggi, salsine, pane e creme spalmabili di ogni genere che si sostituiscono al pranzo, alla merenda e all’aperitivo.

Santuario Madonna di San Luca
Dopo tutto il magiare e il bere potresti sentire la necessità di camminare, per sperimentare di nuovo la sensazione di fame che i taglieri di salumi parrebbero aver azzerato permanentemente. La meta per la camminata, o salita per meglio dire, è il Santuario della Madonna di San Luca. Passando per i portici di via Saragozza, per circa quattro chilometri, si percorrono le arcate e si salgono i gradini che portano al Santuario. Lungo la via si trovano le quindici cappelle, ognuna dedicata a uno dei Misteri del Rosario. La via è lunga e i gradini incutono un po’ di timore, ma la vista dall’alto vale la fatica. Alla bellezza del paesaggio circostante si aggiunge quella del santuario e delle opere in esso contenute, tra i quali la Madonna del Rosario di Guido Reni.
In conclusione
La partenza da Bologna è solo un arrivederci. La città, che convince per il cibo, attira per le bellezze e rapisce per la vita notturna merita di essere vista e rivista. Cogli la prima occasione – che potrebbe già presentarsi la prossima settimana con il ponte di Ognissanti – e parti per Bologna. Sia che sia la prima o la decima volta che la visiti, il suo fascino ti farà perdere la trebisonda.
E se non sei ancora deciso ecco un podcast che azzererà i tuoi dubbi e ti fornirà tantissimi spunti sui luoghi da visitare a Bologna durante la sera.
Ora che con il nuovo decreto dall’11 Ottobre le discoteche e i luoghi in cui ascoltare musica sono finalmente aperti, Bologna ritorna ad essere ancora più ricca di opportunità!