Il grande esperto Ricciardi aveva vaticinato una terza ondata del Covid per la seconda parte di gennaio. Gli è andata male. A lui ed agli altri portatori di sventura a gettone. Sono riusciti a distrugge l’economia italiana, a creare code sempre più lunghe di poveri in cerca di pasti gratuiti. Però ora si lamentano perché aumentano anche le folle di chi non si fida più del terrorismo di Stato.
D’altronde diventa difficile fidarsi di chi, un anno fa, si indignava perché qualcuno non voleva restare agli arresti domiciliari: “Un sacrificio di poche settimane e poi tutto tornerà alla normalità”. Le poche settimane sono diventate mesi, i mesi sono diventati un anno ed ora gli esperti annunciano che ne passerà almeno un altro.
E di fronte alla gente che è tornata per strada, non solo per lavorare ma anche per vivere, ricominciano con la litania contro la movida, contro la voglia di divertirsi, contro il desiderio di stare insieme alle persone che si amano. Ma non vedono, i finti esperti a gettone, le folle sugli autobus per andare a lavorare.

Il virus rispetta i lavoratori, ma solo quelli dipendenti, però colpisce chi va al ristorante la sera. Il virus ignora gli assembramenti alle casse dei supermercati, ma è implacabile se un turista supera i confini regionali, anche se il confine è a pochi metri.
Ma come ci si può fidare di chi spara idiozie a raffica sui vaccini? Non riescono a far rispettare le consegne di quelli americani, annunciano che i medici di famiglia vaccineranno con AstraZeneca (conservabile in un normale frigorifero) iniziando dagli anziani. Poi decidono che il vaccino non è sicuro, quindi sarà riservato a chi ha meno di 55 anni. E gli altri? Dovranno utilizzare quelli americani, che non arrivano, e per farlo occorrerà realizzare le immense idiozie costosissime volute dalla banda di Incapaci, le strutture a primula del tutto inutili perché sarebbero bastate le tante strutture vuote in ogni città. Forse gli esperti ci ripensano, per poi ripensarci di nuovo. Vaccini a sorteggio, a chi capita capita.
Però bisogna fare in fretta. Così magari si acquistano i vaccini russi e cinesi che erano stati considerati un bluff e che ora paiono miracolosi.

Di fronte a questi esperti è inevitabile che la sfiducia dilaghi. Se questa banda sostiene che al mare d’estate fa caldo, e in montagna freddo d’inverno, scatta naturale il dubbio che forse sia meglio presentarsi in spiaggia con giaccavento e guanti da sci, oppure con i sandali per affrontare una nevicata.