A volte il dato di realtà emerge in analisi che riguardano altri temi. Così a smentire tutte le menzogne sulla brillante situazione economica degli italiani provvede una parte dell’analisi del Centro studi Promotor presieduto da Gian Primo Quagliano.
La nota parte dall’incertezza dei privati europei per l’acquisto di vetture elettriche. “A tutto ciò – prosegue Promotor – si aggiunge il forte deterrente costituito dagli aumenti dei prezzi delle auto ed in particolare, per quello che riguarda la transizione energetica, dal livello dei prezzi delle auto elettriche che senza incentivi non sono ancora alla portata del grande pubblico e ciò in particolare nei paesi con il reddito pro capite più basso. Non è certo un caso il fatto che nel periodo gennaio-settembre la quota delle immatricolazioni di auto elettriche (che ha toccato il 15,2% nell’intera area) sia stata inferiore al 5% nei seguenti paesi elencati in ordine decrescente di quota: Spagna (4,9%), Cipro (4,8%), Grecia (4,7%), Italia (3,9%), Polonia (3,5%), Repubblica Ceca (2,8%), Croazia (2,7%) e Slovacchia (2,4%)”.
Dunque l’Italia in fondo alla classifica non per scelta ma per il basso reddito pro capite a livello europeo. E le poche vendite sono trainate dagli acquisti da parte delle flotte e non dai privati.
Però i ministri ed i parlamentari del centrodestra fluido vanno in tv a raccontare che va tutto bene, che le famiglie sono più ricche, che le prospettive sono ottime. E allora o sono dei bugiardi senza vergogna o sono dei totali ignoranti. Manipolatori di dati e di coscienze. Ma poi arriva la realtà a rovinare tutto.