Altro che riscaldamento globale: forse si avvicina una nuova Era Glaciale.
Da quando il Sole è stato “messo sotto controllo” dagli astronomi circa due secoli fa, si è scoperto che la nostra stella ha un ciclo abbastanza regolare di circa undici anni.
All’inizio del ciclo ci sono molte macchie solari, cioè aree della superficie del Sole più fredde delle circostanti che per questo motivo appaiono più scure; all’altro estremo le macchie si riducono fin quasi a scomparire.
Secondo quanto dichiarato dal dipartimento belga di ricerca sulla fisica solare (SIDC), in questi giorni stiamo per toccare quota 100, ovvero cento giorni in cui non si scorgono macchie sul nostro Sole.
“In questa fase il Sole emette meno energia del solito – si dice sul sito Meteo.it – e secondo alcuni studiosi questa situazione potrebbe portare a sconvolgimenti climatici. Basti ricordare infatti che tra il 1645 e il 1715, periodo in cui avvenne il più significativo minimo solare della Storia, si è verificata la cosiddetta PEG (piccola era glaciale), in altre parole un lunghissimo periodo contraddistinto da inverni rigidissimi che si protrassero fino al mese di giugno”.
Una minore intensità del Sole lascerà anche più spazio ai raggi cosmici, fenomeno in realtà già in corso tant’è che, rispetto a pochi anni fa, si è registrato un aumento del 10% di radiazioni cosmiche in prossimità della Terra, con una serie di conseguenze anche sul clima, perché i raggi cosmici influenzano la produzione di nuvole.
Il ciclo che sta per terminare è stato meno intenso rispetto ai precedenti e, secondo molti astronomi, i prossimi potrebbero essere ancora meno intensi.
In passato, in concomitanza con cicli molto deboli, la Terra si raffreddò notevolmente, e anche questa potrebbe infine essere una conseguenza inattesa per il prossimo periodo del nostro pianeta.
In conseguenza di queste rilevazioni, di recente alcuni scienziati hanno formulato teorie secondo le quali si andrebbe incontro ad un altro Grande Minimo Solare; si tratta di ipotesi che sarebbero avvalorate – secondo quanto riporta ancora Meteo.it – “da alcuni piccoli segnali. Per esempio il più potente strat-warming (surriscaldamento anomalo della stratosfera) mai registrato, avvenuto a metà febbraio di quest’anno e che ha causato due eventi ravvicinati di Burian, la primavera decisamente molto instabile e fresca, e infine questa estate che continua a zoppicare più che mai. Nell’immediato ci si attende un’estate 2018 di certo meno calda degli anni passati, e pure il prossimo Inverno potrebbe essere condizionato dal minimo solare”.
Secondo quanto riportato dalla rivista Focus “Un Sole senza macchie non lascia indifferente il nostro pianeta. Ci sarà, per esempio, una riduzione delle emissioni di radiazioni ultraviolette: ciò provocherà un raffreddamento dell’atmosfera superiore della Terra, che tenderà a collassare tirandosi dietro la spazzatura spaziale più prossima, che avvicinandosi al pianeta potrebbe infine precipitare, in parte bruciando nell’atmosfera e in parte arrivando fino al suolo”.