È successo ancora. Venerdì sera, alla birreria Maccarone di Orbassano. E chi c’era non se lo scorderà facilmente.
Non c’erano manifesti in giro, né pubblicità sui giornali: nemmeno uno straccio di segnalazione su TorinoSette de La Stampa. Appena un evento su Facebook, e nulla più.
Stiamo parlando del live act di Gomma e I Mazzaferro, una delle band forse meno note del panorama musicale piemontese, ma di sicuro tra le più preparate e coinvolgenti.
Loro compaiono a sorpresa: niente fronzoli, nessun effetto speciale né suoni edulcorati. Nessuna pre o post produzione: solo rock, puro rock. Fatto come si usava una volta, con tanta tecnica e preparazione, ma con ancor più passione, sudore e tanta, tanta voglia di suonare.
Non si esibivano dal vivo da mesi, perché Gomma e i suoi pards sono fatti così. Compaiono all’improvviso, quasi in sordina, imbracciano i loro strumenti, distillano perle di puro rock&roll (quello che ti fa ribollire il sangue, che non si ascolta solo con le orecchie ma con tutte le parti del corpo) e poi si lasciano inghiottire da quell’ombra dalla quale erano saltati fuori per salire sul palco.
Inutile cercare informazioni sul web: ci troverete soltanto un profilo Fb (e pure poco aggiornato) e una registrazione risalente al 2015 al Bistrot des Artistes di Racconigi. Perché proprio del paese cuneese loro sono originari.
Erano nati nel 1992 dalle ceneri di un oscuro e semisconosciuto gruppo dal sinistro nome di Wild Devils. Da allora gli amici d’infanzia, Gomma (al secolo Giovanni Longo) alla voce e Michele Bruno alla chitarra decidono, insieme a Massimo Gianoglio alla batteria e Luca Civallero al basso, di formare una band con l’intenzione di riproporre, secondo i propri gusti, i pezzi ascoltati e vissuti dai quattro nel corso degli anni passati a suonare in cantina.
Nel corso del concerto di venerdì scorso il quartetto ha riproposto brani immortali tratti dal repertorio dei Led Zeppelin, dei Deep Purple, dei Kinks, dei Primi Van Halen, dei Black Sabbath e di molti altri (memorabile la re-interpretazione di Woodo Child di Jimi Hendrix).
Ma loro non sono una cover band né una tribute band: i suoni sono quelli originali dei gruppi ai quali si ispirano, ma le canzoni vengono reinterpretate con un taglio originale e personalissimo.
Si sente che i brani sono stati pienamente digeriti dai quattro musicisti che li ripropongono come se fosse roba loro.
I capelli sono ancora lunghi anche se un po’ ingrigiti; e a volte sono del tutto scomparsi. Ma la passione e la capacità di comunicare è rimasta intatta.
Una passione che ha coinvolto tutti i presenti, come non era poi così ovvio aspettarsi, almeno da parte di coloro che non li avevano mai sentiti suonare dal vivo.
E con i tanti cialtroni che capita di sentire in giro, vi possiamo garantire che Gomma e i Mazzaferro rappresentano al contrario una autentica boccata di aria fresca.
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Grazie Bartolo Collo per questo servizio che ci rappresenta in tutto.
In 27 anni, MAI prima di adesso, abbiamo avuto una recensione così aderente alla realta.GRAZIE dal profondo del nostro cuore.
Mazzaferro Rock Band.
SIETE UN GRUPPO X ME ECCEZIONALE ,E SOLO LA VOCE SOLISTA CHE……LASCIA UN A DESIDERARE!!!??!!!???-GOMMA AMICO MIO SEI FAVOLOSO .(lo scritto precedente voleva essere una battuta) ciao a tutti bravi !!!!!