La lista completa – tra riconferme e “tecnici”
Il 12 febbraio 2021 il nuovo presidente del Consiglio Mario Draghi è salito al Colle ed ha presentato a Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, la lista dei ministri. La nuova squadra di governo si compone di 23 ministri e, nonostante si auspicasse un bilanciamento delle quote rosa rispetto al totale, gli uomini sono in netta maggioranza – 15 ministri ed appena 8 ministre. Di questi, poi, 8 i ministeri guidati da “tecnici” e 15 da esponenti della maggioranza a sostegno dell’esecutivo; 9 le riconferme del precedente governo Conte II. In questo articolo, andremo a conoscere tutti i ministri del nuovo governo Draghi.
Governo Draghi: Ministri senza portafoglio
Rapporti con il Parlamento – Federico D’Incà
Federico D’Incà, 45 anni, è uno dei ministri riconfermati dal governo Draghi. Proveniente dalla provincia di Belluno e laureato in economia e commercio presso l’Università di Trento, ha lavorato come analista di sistemi informatici e come caposettore di una multinazionale di automazione e robotica. Nel 2013 D’Incà si è candidato ed è stato eletto con il M5S nella circoscrizione del Veneto, per poi entrare alla Camera dei Deputati e diventare, due anni più tardi, presidente del gruppo parlamentare M5S.
Nel 2016 si è occupato di dirigere la digitalizzazione della PA nel ruolo di vice presidente della Commissione Parlamentare e, nel 2018, è stato nominato questore della Camera dei Deputati. Il pentastellato fa parte della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione, del Comitato per la Comunicazione e l’Informazione Esterna, del Comitato di Vigilanza sull’Attività di Documentazione, del Comitato per gli Affari del Personale, del Comitato per la Sicurezza e ricopre, dal 2019 ad oggi, il ruolo di Ministro per i Rapporti con il Parlamento.
Innovazione tecnologica e transizione digitale – Vittorio Colao
59enne bresciano di provenienza ma d’origine calabrese, Colao possiede una laurea conseguita alla Bocconi di Milano e un master degree in Business Administration ad Harvard. La sua carriera lavorativa è iniziata formalmente a Londra, in banca, ed è proseguita a Milano in una multinazionale di consulenza strategica. Nel 1996 Colao diventa presidente Omnitel e nel 2003 viene nominato CEO Vodafone di EU, Medio Oriente e Africa.
L’anno successivo entra a far parte come amministratore delegato di Rcs MediaGroup e, nel 2015 diventa amministratore Unilever. Tre anni più tardi, Colao lascia la Vodafone ed entra nella società di telefonia Verizon. Colao ha inoltre ricevuto l’onoreficenza di Cavaliere del Lavoro e nel 2020, in piena “Fase 2” è entrato a far parte del gruppo operativo designato dal governo per la ricostruzione economica del paese a seguito della pandemia. Attualmente, Colao è stato confermato alla guida del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale da Mario Draghi.
Pubblica amministrazione – Renato Brunetta
Renato Brunetta, 70enne veneziano d’origine, è laureato in Scienze Politiche ed Economiche presso l’Università degli Studi di Padova, università nella quale ha ricoperto alcuni incarichi di rilievo sino a diventare docente di Economia e politica del lavoro nella stessa facoltà. Tra il 1985 e il 1989 Brunetta è stato Vicepresidente del Comitato Manodopera e Affari Sociali dell’OCDE e ha fondato l’EALE (European Association of Labour Economist). All’inizio degli anni ’90, Brunetta è diventato professore associato in materie economiche a Venezia e a Roma.
Nel ’99 Brunetta è diventato deputato al Parlamento europeo con FI; ruolo che ha ricoperto fino al 2008, occupandosi di industria, ricerca ed energia. Tra il 2003 ed il 2006 il forzista è stato consigliere economico dell’allora Presidente del Consiglio Berlusconi. Renato Brunetta è autore di diverse pubblicazioni scientifiche riguardanti economia, mondo del lavoro e dell’industria, nonché fondatore della rivista “Labour”. La carriera di Brunetta vanta molti riconoscimenti nazionali nell’ambito degli studi in materie economiche. Nel 2021, Brunetta succede Dadone, ricoprendo la carica di Ministro della Pubblica Amministrazione.
Affari Regionali e le Autonomie – Mariastella Gelmini
Gelmini nasce a Leno, in provincia di Brescia, nel 1973. Conseguito il diploma presso il liceo privato confessionale Arici, entra a far parte di FI sin dalla nascita del partito. Nel ’98 la giovane forzista viene eletta nel consiglio comunale di Desenzano del Garda e, appena due anni dopo, viene sfiduciata. Gelmini si laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Brescia, specializzandosi in diritto amministrativo. Negli anni 2000 ricopre dapprima la carica di assessore al territorio della provincia di Brescia e successivamente diventa assessore all’agricoltura. Nel 2005 diventa coordinatrice regionale di FI in Lombardia e, l’anno successivo, viene eletta alla Camera dei Deputati. Nel 2008, Gelmini ha ricoperto la carica di Ministro dell’Istruzione durante il governo Berlusconi, mentre nel 2018 è diventata capogruppo di FI alla Camera e, con il nuovo governo, ricoprirà la carica di Ministro degli Affari Regionali e le Autonomie.
Il Sud e la Coesione Territoriale – Mara Rosaria Carfagna
Salernitana d’origine, la 45enne Carfagna si forma artisticamente e studia danza, recitazione e musica, lavorando anche come modella sino a partecipare a Miss Italia nel 1997. Nel 2001 Carfagna si laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Salerno. Dal 2000 al 2006, Carfagna debutta in televisione alla conduzione del programma “La domenica del Villaggio” e partecipando ad alti programmi televisivi sino alla conduzione di “Piazza Grande”. Nel 2006 Carfagna si candida con FI in Campania, e successivamente viene eletta alla Camera, dove ricopre l’incarico di Segretario della Commissione Affari Costituzionali diventando coordinatrice di Azzurro Donna, gruppo femminile di FI. Ministro per le Pari Opportunità durante il governo Berlusconi nel 2008, nel 2010 diventa Consigliere Regionale della regione Campania. Con il nuovo governo Draghi, Carfagna viene nominata a capo del Ministero del Sud e della Coesione Territoriale.
Politiche giovanili – Fabiana Dadone
La cuneese Fabiana Dadone, 37 anni d’età e pentastellata, è laureata in giurisprudenza a Ceva ed è avvocato praticante. Dadone è molto attiva nel volontariato ed è stata un membro attivo del M5S sin dalla fondazione dello stesso. Famosa per il ricorso che nel 2012 portò allo scioglimento della giunta Mondovì per problematiche derivanti le quote di genere, Dadone diventa parlamentare del 2013 e viene eletta nella circoscrizione del Piemonte. Componente della Commissione Affari Costituzionali, Presidenza del Consiglio ed Interni, fa parte del Comitato per i Pareri della Giunta e le Elezioni della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle Mafie. Nel 2015, la Dadone diventa capogruppo del M5S alla Camera e, nel 2018, diventa referente della piattaforma Rousseau. Nominata Ministro per la PA durante il Conte bis, Dadone viene reindirizzata alle Politiche Giovanili con il governo Draghi.
Pari Opportunità e la Famiglia – Elena Bonetti
Bonetti, nativa di Asola e nata nel 1974, risiede a Mantova. Laureata in matematica presso l’Università degli studi di Pavia nel 1997, ha conseguito un dottorato pochi anni dopo a Milano, a seguito del quale ha fatto ritorno a Pavia operando come ricercatrice. Dal 2016 è professore di analisi matematica presso l’Università degli Studi di Milano. Vicina alla Caritas Italiana e alla Diocesi di Mantova, è stata molto tempo attiva negli scout cattolici dell’AGESCI, ambito nel quale si è fatta portavoce di problematiche di discriminazione, omosessualità e divorzio, chiedendo a Stato e Chiesa di rivedere le proprie posizioni. Dal 2017 Bonetti è iscritta al PD ed è entrata a fare parte della segreteria nazionale del partito, partecipando svariate volte alla Leopolda. Dal 2019 è Ministro per le Pari Opportunità e Famiglia, ruolo che le è stato riconfermato con il nuovo governo.
Disabilità – Erika Stefani
Avvocatessa vicentina 49enne, ha intrapreso la carriera politica nel 1999 nel ruolo di consigliera comunale nella lista civica di Trissino, provincia di Vicenza. Successivamente è entrata a fare parte della Lega Nord, ricandidandosi nello stesso comune alle amministrative del 2009 ed arrivando a ricoprire il ruolo di vicesindaco, assessore all’urbanistica ed edilizia privata. Nel 2013 viene eletta al Senato della Repubblica nella circoscrizione Veneto, con la Lega Nord, ed entra a far parte della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. Nel 2018 diventa Ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie durante il Conte I. Il governo Draghi, però, le conferisce il ruolo di Ministro per la Disabilità.
Coordinamento di iniziative nel settore del turismo – Massimo Garvaglia
Massimo Garvaglia nasce in provincia di Milano nel 1968. A seguito di una laurea in Economia e Commercio con specializzazione in Finanzia Aziendale alla Bocconi di Milano, ottiene una seconda laurea in Scienze politiche alla Statale. Garvaglia prosegue la sua formazione tramite diversi master conseguiti presso la Bocconi nell’ambito di Marketing e della Gestione degli Enti Locali. Nel 2005 diventa Energy Manager presso l’ENEA, specializzandosi in controllo, gestione e qualità dei sistemi informativi. Sul piano accademico, Garvaglia ha tenuto alcuni seminari in ambito economico in atenei milanesi, prima di candidarsi ed essere eletto sindaco del comune di Marcallo con Casone con la Lega Nord, dal 1999 al 2004.
Dal 2006 è membro della Commissione del Bilancio, del Tesoro e della Programmazione e, dal 2008, è senatore della Lega Nord. Nel 2013 diventa Assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione di Regione Lombardia dimettendosi dalla carica di senatore ed assumendo diversi ruoli a livello nazionale come Coordinatore della commissione Affari Finanziari e Presidente del Comitato di Settore Sanità del Comparto Regioni. Attualmente, è stato nominato Ministro del Coordinamento di Iniziative nel Settore del Turismo.
Governo Draghi: Ministri con portafoglio
Affari Esteri e Cooperazione internazionale – Luigi Di Maio
Riconfermato Luigi Di Maio, 5 Stelle, al Ministero degli Esteri. Il 34enne pentastellato ha precedentemente ricoperto il ruolo di ministro del lavoro e delle politiche sociali, per poi diventare vicepresidente del Consiglio durante il Conte I e ministro degli affari esteri del Conte II, ruolo confermato anche per l’attuale governo. Dal 2013 al 2018 Di Maio è stato vicepresidente della Camera dei Deputati, nonché capo politico del Movimento 5 Stelle dal 2017 al 2020.
Interno – Luciana Lamorgese
Classe 1953, laureata in Giurisprudenza e abilitata ad esercitare la professione di avvocato, Lamorgese è una delle riconferme del precedente governo. La ministra ha iniziato la sua carriera in prefettura nel 1979, a Varese, successivamente si è prestata alla direzione dell’Amministrazione generale e per gli Affari del Personale. Ha lavorato anche nell’ufficio per gli Affari legislativi e Relazioni internazionali, diventando direttore dell’ufficio Ordinamento della Pubblica Amministrazione.
Giustizia – Marta Cartabia
La lombarda Cartabia, 59 anni, è una giurista, costituzionalista e accademica che vanta una carriera invidiabile. Dapprima ricercatrice in ambito di diritto costituzionale europeo, è stata dal 2003 al 2006 membro del network di esperti sui Diritti Fondamentali della Commissione europea; dal 2008 al 2010 ha ricoperto un ruolo di rilievo nell’Agenzia dei diritti fondamentali dell’UE e dal 2017 è membro della Commissione di Venezia.
Difesa – Lorenzo Guerini
Nato a Lodi nel 1966, PD, Guerini è laureato in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano. Guerini ha prestato servizio militare obbligatorio in gioventù, per poi intraprendere la carriera di consulente assicurativo. Nel 2005 è stato eletto sindaco di Lodi ed ha conseguito due mandati con la carica di presidente della stessa provincia. Il ministro della Difesa ricopre questo ruolo dal 2019, ed è stato riconfermato allo stesso Ministero da Draghi.
Economia e Finanze – Daniele Franco
Passaggio di consegne tra il ministro uscente Gualtieri e Franco, nuovo ministro del governo Draghi a cui spetterà un ruolo fondamentale nella squadra di governo. Il bellunese Daniele Franco, classe 1953, è laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Padova, città in cui ha anche conseguito un master in amministrazione aziendale, per poi approfondire gli studi economici con un altro master in Gran Bretagna. Dopo aver terminato il proprio percorso formativo, dal 1979 Franco ha iniziato a lavorare in Banca d’Italia, diventando nel 1994 Consigliere Economico in Commissione Europea. Dal 2007 al 2011 è stato Capo del Servizio Studi di struttura economica e finanziaria, anche nell’ambito delle relazioni internazionali. Dal 2013 al 2019 ha ricoperto la carica di Ragioniere dello Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nel 2019 è tornato in Banca d’Italia come Vice Direttore Generale e presidente dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni.
Sviluppo economico – Giancarlo Giorgetti
Giorgetti, nato nel 1966 a Varese, è vicesegretario federale della Lega Nord ed è stato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Conte I, in cui ha ricoperto la carica di segretario del Consiglio dei ministri con delega allo Sport fino al 2019. Laureato in Economia Aziendale presso la Bocconi di Milano, è commercialista e revisore dei conti. Durante il Governo Berlusconi II è stato sottosegretario alle infrastrutture e trasporti. Dal 1995 al 2004 è stato sindaco di Cazzago Brabbia con la Lega.
Politiche agricole alimentari e forestali – Stefano Patuanelli
Riconfermato il triestino Patuanelli, 47enne, è un pentastellato laureato in ingegneria edile e libero professionista. Fa parte dei 5 Stelle dal 2005, movimento con cui è stato eletto prima consigliere comunale a Trieste e successivamente senatore nella circoscrizione del Friuli- Venezia Giulia. Patuanelli ha mantenuto la carica di capogruppo M5S per tutta la durata del Conte I, per poi essere designato come Ministro dello Sviluppo Economico al posto di Di Maio, passato invece agli Esteri.
Ambiente, tutela del territorio e del mare – Roberto Cingolani
Il sessantenne Cingolani è un professore di fisica nativo di Milano ma cresciuto a Bari. Nel 1985 ha conseguito una laurea in fisica all’Università di Bari per poi specializzarsi alla Normale di Pisa qualche anno dopo, proseguendo la carriera come ricercatore in Germania e successivamente come docente universitario in Giappone. Tra gli anni ’90 e 2000 ha fatto ritorno in Italia continuando la carriera da professore in Salento e dirigente del Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie di Lecce. Direttore dell’IIT (Istituto italiano di tecnologia di Genova), fino al 2019 ha ricoperto un ruolo di grande rilievo presso l’ex Finmeccanica (ora Leonardo SpA). Nominato al Ministero dell’Ambiente dall’attuale governo, assumerà la denominazione di Ministro della Transizione Ecologica.
Infrastrutture e trasporti – Enrico Giovannini
Giovannini, classe ’57, è uno dei “tecnici” nominati dal neonato governo Draghi. Economista di fama mondiale, statista e docente presso l’Università di Roma Tor Vergata e l’Università Luiss, ha ricoperto diversi ruoli di rilievo a livello nazionale. Co-fondatore dell’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) si batte per la realizzazione dell’Agenda 2030 stabilita dall’EU. Il professore è stato inoltre “capo statista” per l’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economico) e presidente dell’Istat dal 2009 al 2013.
Durante il governo Letta ha avuto l’incarico di Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Giovannini è stato ed è, oggigiorno, membro di organizzazioni italiane e organi sovranazionali, tra cui Icse (Indipendent Commission for Sustainable Equality), IEWG (International Expert Working Group) e ha collaborato col Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro). Nel 2013, l’allora Presidente della Repubblica Napolitano lo ha individuato e introdotto ad un team di “saggi” deputato a stilare una serie di obiettivi da conseguire per uscire dalla crisi economica e, successivamente, l’ha nominato “Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica”.
Lavoro e politiche sociali – Andrea Orlando
Andrea Orlando, 52enne originario di La Spezia, ha intrapreso la carriera politica a soli 20 anni, diventando prima segretario comunale e successivamente consigliere nella sua città con il PCI. Qualche anno dopo, allo scioglimento del PCI entra a par parte del PDS, diventando, a fine anni ’90 assessore alle attività produttive e assessore alla pianificazione territoriale. Negli anni 2000, Orlando fa parte della direzione nazionale del partito dei Democratici di Sinistra ed appena qualche anno dopo viene candidato ed eletto in Parlamento.
Solamente l’anno dopo, a seguito dello scioglimento del Ds, entra nel PD prima con Veltroni alla segreteria, poi con Franceschini e infine con Bersani. Orlando entra a far parte della Commissione parlamentare Antimafia e della commissione Bilancio della Camera. Andrea Orlando è stato Ministro dell’ambiente nel corso del governo Letta ed ha promosso delle leggi riguardo le emergenze ambientali dell’Ilva di Tarando e della Terra dei fuochi, concentrandosi su incendi, rifiuti e bonifiche e introducendo nel Codice Penale alcuni reati ambientali e stanziando l’ingente somma di 50 milioni di euro per lo screening sanitario degli abitanti di zone particolarmente soggette ad inquinamento ambientale in territorio nazionale. Orlando è stato anche Ministro della giustizia durante il governo Renzi, periodo nel quale si è fatto promotore della legge anti-corruzione e della reintroduzione del reato di falso in bilancio. Con il nuovo governo Draghi, Orlando guiderà il Ministero del Lavoro.
Istruzione – Patrizio Bianchi
Nato nel 1952 nel ferrarese, Patrizio Bianchi si laurea in Scienze Politiche all’Università di Bologna nel ’76, indirizzando i propri studi in ambito economico presso la London School of Economics.
Durante gli anni universitari trascorsi all’estero, Bianchi opera presso la Price Comission britannica e, qualche anno dopo, diventa ricercatore presso l’Università di Trento, in ambito economico. Verso la fine degli anni ’90, Bianchi ottiene la cattedra di Professore Associato e poi Ordinario presso l’Università di Bologna, facoltà di Scienze Economiche; qualche anno più tardi però, il docente si sposta a Ferrara, città in cui fonda la Facoltà di Economia, diventandone al contempo rettore e insegnante titolare della Cattedra Unesco in “Education, Growth and Equality” ed è inoltre direttore dell’Ifab (Fondazione Internazionale Big Data e Intelligenza Artificiale per lo Sviluppo Umano). Per quanto concerne la carriera politica, Patrizio Bianchi ha ricoperto il ruolo di assessore all’Istruzione nella sua regione d’origine per due mandati consecutivi; dapprima Errani e successivamente Bonaccini.
Nel 2020 Bianchi ha coordinato la task force formata dalla Azzolina, elaborando un piano per la ripartenza scolastica ma, ben presto, entra in conflitto con lo stesso Ministero. A seguito della crisi di governo, viene nominato come successore di Lucia Azzolina a ricoprire il ruolo di nuovo Ministro dell’Istruzione.
Università e ricerca – Maria Cristina Messa
Maria Cristina Messa è nata a Monza nel 1961 e cresciuta a Milano, città in cui si è laureata a pieni voti in Medicina e Chirurgia, specializzandosi in Medicina Nucleare. Messa ha, successivamente, perfezionato i propri studi tra USA e UK, per poi fare ritorno in terra natia e diventare ricercatrice presso il San Raffaele di Milano ed ottenere una cattedra presso l’Università di Milano-Bicocca, in cui è stata capo del Centro Bioimmagini Molecolare.
Messa ha inoltre diretto l’unità operativa di medicina nucleare all’Ospedale San Gerardo di Monza, per poi diventare, dal 2013 al 2019, rettrice della Bicocca e membro del CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), nonché presidente della prima fondazione interuniversitaria italiana, la U41. La rettrice ha ricoperto diverse cariche istituzionali sia a livello nazionale che europeo; è stata infatti Vicepresidente del CNR e delegata MIUR. Nel 2014 ha ricevuto il premio Bellisario “Donne in alta quota”; anche grazie alle numerose ricerche e pubblicazioni compare, infatti, nei primissimi posti della lista di scienziati meritevoli dell’Università di Stanford. Nominata Ministro dell’Università e della Ricerca nel governo Draghi, le sue priorità dichiarate sono quelle di aumentare il numero dei laureati, creare un vero e proprio sistema della ricerca e finanziare didattica e ricerca in maniera adeguata.
Beni e attività culturali e turismo – Dario Franceschini
Ferrarese d’origine, il 61enne Dario Franceschini è laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Ferrara e, dal 1985 esercita la libera professione di avvocato civilista. Franceschini è iscritto al Registro dei Revisori Contabili, ha curato diverse pubblicazioni per la rivista bimestrale Formez ed è socio di Astrid (Associazione per gli Studi e le ricerche sulla Riforma delle Istituzioni Democratiche e sull’innovazione nelle amministrazioni pubbliche).
Nei primi anni ‘80 Franceschini ha fondato l’Associazione Studentesca Democratica ed è stato rappresentate degli studenti per l’Università di Ferrara, città nella quale diventa Consigliere Comunale nella DC. A seguito di questa esperienza Franceschini dirige prima il mensile romano “Settantasei” e diventa vicedirettore de “Il Confronto”. Nel ’94 diventa Assessore alla cultura e Turismo del Comune di Ferrara con il PPI, ricoprendo il ruolo di vicesegretario nazionale dal 1997 al 1999, per poi diventare sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel D’Alema II e proseguire l’incarico durante il governo Amato. Franceschini si è occupato di tematiche governative riguardanti la legge elettorale, la legge costituzionale delle Regioni a Statuo speciale e l’introduzione del diritto di voto per gli italiani residenti all’estero.
Nel 2001 Franceschini è stato eletto con l’Ulivo alla Camera dei Deputati; è diventato membro dell’OSCE ed è entrato a far parte del Partito Democratico Europeo, diventando anche vicesegretario del PD a seguito delle dimissioni di Veltroni. Alle primarie del PD nel 2013 e a quelle del 2017 Franceschini appoggia Renzi e, tra il 2013 e 2014 è dapprima Ministro per i Rapporti con il Parlamento durante il governo Letta mentre, per i due governi successivi Renzi e Gentiloni ricopre l’incarico di Ministro della cultura e del turismo fino al 2018, cessando l’attività di ministro con il Conte I e intraprendendola nuovamente con il Conte bis, anche con la nascita del governo Draghi Franceschini rimane titolare dello stesso ministero.
Salute – Roberto Speranza
Speranza, 42enne originario di Potenza è stato riconfermato al Ministero della Salute dal nuovo governo Draghi. Il ministro è laureato in Scienze Politiche alla Luiss di Roma, percorso ultimato con un dottorato di ricerca sulla Storia dell’Europa Mediterranea. Nel 2005 Speranza ha intrapreso la sua carriera politica nel movimento giovanile dei Democratici di Sinistra e poi nel 2008 viene nominato da Veltroni nel comitato nazionale dei Giovani Democratici.
A 25 anni, Speranza viene eletto come consigliere comunale con i DS nella sua città natale, entrando poi a fare parte dell’assessorato all’Urbanistica di Potenza. Speranza ha presentato ed è cofirmatario di una serie di proposte di legge, tra cui quelle riguardanti il sistema elettorale di Camera dei Deputati e Senato e norme per la tutela e valorizzazione del territorio nazionale italiano. Nel 2017, assieme a Bersani fonda il partito Articolo1 – MDP e, nel 2018 si candida con LeU. Nel 2020, come ministro della Salute, Speranza è stato impegnato nella lotta al Coronavirus per poi essere riconfermato nello stesso ruolo da Draghi.