Il Gran Balon di Torino è un evento storico, amatissimo dai residenti della città sabauda e non solo. Ogni mese i torinesi si radunano tra le vie di Porta Palazzo per cercare gli affari migliori e per vendere oggetti inutilizzati. Ma qual è la storia del Gran Balon di Torino? Quando si tiene il Gran Balon? E come funziona?
Gran Balon: storia e origini del mercato
La zona in cui oggi si tiene il Gran Balon, celebre mercato dell’usato che ha luogo a Torino da quasi 40 anni, nell’epoca medievale costituiva il cuore della zona produttiva aldilà della cinta muraria della città. La sua vicinanza al fiume permetteva infatti l’alimentazione delle numerose attività produttive che vi erano nei dintorni.
La zona, con il passare dei secoli, ha subìto notevoli cambiamenti: intorno al XVIII secolo il mercato dei Ferrivecchi si stabilì proprio in quella zona. Verso la metà del XIX, tramite una delibera del Consiglio dei Decurioni, ci fu invece la graduale prosciugazione dei canali circostanti.
Le ultime ristrutturazioni della zona in cui oggi sorge il Gran Balon risalgono agli anni ottanta del Novecento, dove locande e stalle dei secoli passati hanno lasciato spazio a numerosi negozietti vintage, dell’antiquariato e ottime osterie e trattorie in cui degustare piatti tipici della tradizione piemontese.
Per quanto riguarda l’origine del nome, invece, il mercato fa riferimento al quartiere in cui nasce, ovvero Borgo Dora, che un tempo veniva chiamato proprio Borgo del Pallone.

Quando si tiene il Gran Balon
Il Gran Balon si tiene ogni seconda domenica del mese, dalle ore 8.00 alle ore 18.00, ad eccezione del mese di agosto in cui vi è una pausa dal celebre mercato. Ogni sabato potrete invece trovare il Balon: un mercato di dimensioni più ridotte rispetto al Gran Balon, situato sempre tra le vie di Borgo Dora, che rappresenta, assieme al mercato alimentare di Porta palazzo, la più grande area mercatale all’aperto d’Europa.
Dove avviene il Gran Balon
Il Gran Balon si tiene nella zona Aurora di Torino, più precisamente tra le vie Borgo Dora, Mameli, Canale Carpanini, Lanino e Cortile del maglio. Il quartiere Aurora comprende 5 diversi nuclei: Porta Palazzo nei pressi del centro storico, Valdocco a ovest del quartiere, Borgo Rossini in prossimità del campus universitario Luigi Einaudi, Borgata Aurora e infine Borgo Dora, dove sorge proprio il famoso mercato.
Borgo Dora un tempo veniva chiamato Borgo del Pallone, da cui poi ha preso infatti il nome il mercato del Balon e il mercato del Gran Balon. Vi sono due teorie che spiegano l’origine del nome iniziale del quartiere. La prima, più popolare ma forse meno veritiera, afferma il fatto che il nome faccia riferimento al pallone (“balon” in dialetto piemontese) in quanto strumento ludico, a dimostrazione del fatto che da sempre questo quartiere fosse il cuore del divertimento e dell’intrattenimento.
L’altra teoria, invece, più verosimile e forse anche per questo meno bizzarra, afferma che il nome originario del quartiere derivi dal fatto che, in epoca medievale, esso si chiamasse in realtà “Borgo dei Piloni”, poiché vi erano numerosi piloni che facevano da sostegno ad un ponte che passava sopra la Dora; con il passare del tempo, forse anche per la sua natura etimologica (“pila” in latino significa sia pallone, che palla), il nome fu poi modificato in “Borgo dei Palloni”. Questo nucleo rappresenta inoltre l’unica borgata delle porte della città ancora intatta.
Cosa puoi trovare
In questo falotico mercato delle pulci si troveranno, oltre ai 300 banchetti distribuiti sulle cinque vie, anche una cinquantina di negozi, numerosi bar ed eccellenti osterie. Gli oggetti protagonisti del Gran Balon sono svariati, tra cui mobili, libri, abbigliamento, giocattoli, gioielli, ceramiche e complementi d’arredo. Inoltre, al Cortile del Maglio vi sono numerose esposizioni di prodotti cartacei e non.
Insomma, un posto adatto a collezionisti, ad artigiani che espongono con passione i loro lavori o a chi, semplicemente, ha voglia di spendere una domenica immerso in un’atmosfera di epoche passate.