Gucci passa all’energia rinnovabile come fonte di energia pulita per evitare l’impatto sull’ambiente, come l’inquinamento dell’acqua e dell’aria. Il noto brand, entro la fine del 2022, si propone di acquistare il 100% di energia rinnovabile per tutte le operazioni dirette, avendo già raggiunto il 93% di consumo di energia pulita nei propri punti vendita, uffici, magazzini e fabbriche di Gucci in tutto il mondo, compresi tutti quelli in Europa, Nord e Sud America e Asia.
Nel 2021 Gucci ha ridotto del 49% la sua impronta ambientale e, in modo particolare, le emissioni di gas serra del 46% dal 2015. L’orgoglio della maison fiorentina è di avere raggiunto il 100% di energia verde in 44 dei 49 Paesi in cui il brand è presente con negozi, sedi e fabbriche, pari al 93% di energia rinnovabile in tutto il mondo, e avviato progetti e collaborazioni per promuovere pratiche di agricoltura rigenerativa. E’ uno dei risultati diffusi dal secondo Impact Report della griffe fiorentina, che riassume gli impegni, i progressi e le azioni intraprese dal brand.
Un valido esempio di una trasformazione, iniziata nelle due sedi italiane, Firenze e Milano, attraverso pannelli fotovoltaici che convertono direttamente la luce del sole in energia elettrica pulita utilizzabile.
In conformità ai principi di sostenibilità, sostituendo l’energia non rinnovabile proveniente dai combustibili fossili con l’energia pulita, Gucci ha ridotto la propria impronta di CO2 su base annua, con un conseguente risparmio di circa 45.800 tonnellate di CO2 nel 2018, 59.200 nel 2019 e 60.100 nel 2020. Risultati analizzati da Impact Report, che riassume gli impegni, i progressi e le azioni intraprese dal brand per generare un cambiamento positivo per le persone e per il pianeta. Persone e Pianeta sono i capitoli fondamentali del report, oltre che i pilastri del progetto Equilibrium. Nel corso del 2021 Gucci ha infatti presentato Demetra, un innovativo materiale realizzato con materie prime animal-free che fonde qualità, morbidezza e durabilità e scalabilità con un ethos sostenibile già in-corporato nelle varie collezioni, tra cui la collezione circolare Gucci Off The Grid, con più di 70 prodotti, dalle scarpe agli accessori e alle valigie.
Gucci ha aiutato i propri fornitori a implementare soluzioni virtuose per il consumo energetico. I fornitori sono tenuti ad aumentare progressivamente l’efficienza energetica e l’utilizzo di energia rinnovabile, grazie, ad esempio, alla produzione di energia rinnovabile in loco e all’acquisto diretto da fonti di energia rinnovabile.
È da evidenziare, che nella catena di approvvigionamento di Gucci, i fornitori utilizzano il 25% di energia rinnovabile, con un picco di oltre il 50% nei processi di produzione della pelle e del 40% nella produzione di calzature.
Per quanto riguarda i dipendenti, la nota casa di moda ci tiene a promuovere un ambiente di lavoro inclusivo. Sono state date maggiori opportunità alle persone disabili e sono state create partnership con organizzazioni specializzate nella valorizzazione dei talenti sottorappresentati. Nel 2021 si è data importanza alla diversità di genere a livello manageriale sia nell’area corporate sia nel retail, cresciuta con il 58% di donne nei ruoli manageriali e il 42% in ruoli dirigenziali. A tal proposito sono stati creati programmi di formazione senza alcun pregiudizio per oltre 6.000 dipendenti e altri 6.000 tra quelli che hanno completato il percorso di formazione digitale sulla Diversity&Inclusion. Evidenziando che la diversità può diventare risorsa, se adeguatamente valorizzata in quanto consente di arricchire tutti i team di lavoro di molteplici punti di vista, competenze ed esperienze.