“I prodi cadetti di Guascogna son fermi a Bologna perché a Bologna bene si sta”. E si sta bene anche all’Hotel Bologna di Genova, pur senza essere i cadetti di Guascogna impegnati a portare la “pace che tutto il mondo sogna”, come cantava il Trio Lescano.
Cosa fa di un piccolo hotel un punto di approdo perfetto per chi deve stare pochi giorni in una città? La pulizia, i servizi, il prezzo, la cortesia e la disponibilità di chi ci lavora. Il Bologna di Genova, un due stelle ai limiti della “zona italiana” prima di valicare il confine e ritrovarsi nell’Africa di via Prè, offre tutto questo. Certo, manca l’ascensore e la prima colazione, e questo spiega le 2 sole stelle. Ma l’accoglienza della titolare sopperisce a tutto questo.
Arrivi, non fai in tempo a sistemare la valigia e sai già dove andare a fare colazione, hai indicazioni su una serie di ristoranti e trattorie di ogni prezzo, sei informata su musei, chiese con relative opere d’arte, linee di autobus per raggiungere i diversi punti più interessanti di Genova.
Un’autentica alternativa all’ufficio informazioni del Comune (che, peraltro, funziona benissimo). In camera hai a disposizione un bollitore con the e caffè. La biancheria viene cambiata con rapidità ed efficienza estrema. Insomma, l’ospitalità alberghiera del Bologna serve a sfatare tanti luoghi comuni sulla scarsa disponibilità genovese nei confronti dei turisti.
Così esci dall’hotel e puoi immergerti in una città molto più bella ed accogliente di quanto si pensi comunemente. Qualche pecca non basta a cancellare un’immagine estremamente positiva. Magari qualche palazzo storico avrebbe bisogno di una rinfrescata dei colori (ma niente di più); magari 7 euro per un caffè al ristorante Gaia sono esagerati per concludere una cena non entusiasmante, con un grande fritto ma un coniglio indietro di cottura. Ma le magagne più evidenti sono quelle su cui non si può intervenire: lo splendido borgo di Boccadasse deturpato (fortunatamente non nelle zone più belle) dagli immancabili orrendi edifici degli Anni 60/70. Un cancro nazionale, non solo genovese ovviamente.
Però, nel complesso, la città offre un aspetto di vitalità ed energia, in un ambiente architettonicamente affascinante nel centro storico ma anche nella zona di piazza della Vittoria sino ad alcuni dei borghi esterni.