Tra gli eventi naturali in grado di scatenare le più profonde e inquietanti paure dell’uomo vi sono certamente i terremoti, ma solo alcuni di questi possono essere considerati come i peggiori della storia.
Quando la terra trema intimorisce e scuote le coscienze, al punto tale da divenire l’oggetto privilegiato di alcune rappresentazioni letterarie e cinematografiche. La storia ci insegna che la natura può essere madre e matrigna e può essere in grado di generare effetti disastrosi e causare innumerevoli morti. Anche l’Italia si presenta come una nazione particolarmente colpita da questo tipo di fenomeno. Infatti, negli anni si sono verificati eventi sismici di portata piuttosto rilevante, tra cui il terremoto di Amatrice o quello meno recente dell’Irpinia.
Nonostante la ferocia si tratta di un fenomeno piuttosto comune, che ha accompagnato l’evolversi della vita del nostro pianeta.
Vediamo quali sono stati i terremoti più intensi della storia, in base al numero di morti provocati e al grado di intensità sulla scala Richter.
Il terremoto di Messina: il più feroce della storia europea
Scatenatosi il 28 dicembre del 1908 tra le coste della Sicilia e della Calabria, il terremoto di Messina venne considerato il più grave terremoto in Italia. Causò circa 120.000 vittime: 80.000 in Sicilia e 40.000 in Calabria. Secondo alcune fonti dell’epoca, fu sicuramente il sisma più pericoloso e disastroso mai verificatosi in Europa, raggiungendo i 7.2 gradi della scala Richter.

Lo spaventoso maremoto di Haiti
Questo terremoto colpì il 12 gennaio 2010 lo Stato caraibico di Haiti con una violenza inaudita Secondo fonti ufficiali dell’ONU e della Croce Rossa internazionale, il numero di vittime stimato raggiunse i 222.517 e quasi 3 milioni i coinvolti dal fenomeno. Il sisma colpì soprattutto la capitale dell’isola, Port-au-Prince, e distrusse la maggior parte degli edifici principali della città. Sebbene raggiunse “soltanto” i 7.0 gradi Richter, le immagini degli sfollati e della distruzione rimarranno impresse nelle menti di tutto il mondo.
Isole Rat, Alaska, il terremoto e lo tsunami
L’evento sismico che colpì le Isole Rat in Alaska si verificò il 4 febbraio del 1965, al quale seguì una profonda frattura lunga 600 km. A causa dell’elevata energia sprigionata dalle due placche, quella Pacifica e quella Nordamericana, si verificò un tragico tsunami in Perù, accompagnato da onde alte circa 11 metri. Con i suoi 8.7 gradi è considerato uno dei peggiori terremoti mai percepiti.
Il terremoto dell’Ecuador-Colombia del 1906: 8.8 gradi di devastazione
Il sisma del 1906, conosciuto anche come Terremoto dell’Ecuador-Colombia, si verificò sul finire di gennaio e provocò, proprio come quello precedente, una frattura di 500-600 km. Questo terremoto fu particolarmente pericoloso e devastante, tanto che, secondo le analisi risalenti agli inizi del Novecento, causò tra i 500 e i 1500 morti.
Cile 2010, il secondo sisma cileno
Si tratta di uno dei terremoti più recenti e vide il suo epicentro a largo della costa del Malue, a 110 km dalla città di Concepcion. Fu il sisma più forte mai registrato in Cile dal 1960 e venne percepito dai sismografi di tutto il mondo, i quali segnarono la cifra di 8.8. Fecero seguito diverse scosse di assestamento molto violente, che raggiunsero persino i 6 gradi della scala Richter.
Questo terremoto fu particolarmente grave e portò con sé, oltre le vite di 520 persone, uno spostamento dell’asse terrestre di 8 cm, accorciando la durata del giorno di 1.26 microsecondi.
Penisola di Kamchatka e il distruttivo terremoto russo
Conosciuto come lo Tsunami di Severo-Kurilsk, questo terremoto russo può essere considerato come uno dei peggiori al mondo, dal momento che causò 2300 morti e un devastante maremoto, con onde alte che sfiorarono i 15 metri. Si innescò lungo la fossa Kuril-Kamchatka, nel quale la Placca Pacifica scivola al di sotto della Placca di Okhotsk, e subì un ricalcolo del grado di magnitudo: passando da 8.2 a 9.0.

Il terremoto giapponese e il disastro nucleare
È noto che il Giappone sia una delle regioni maggiormente oggetto di sismi, tanto che la popolazione si è ormai abituata alla convivenza con tali fenomeni. Uno dei terremoti peggiori per questa nazione fu quello denominato Terremoto e Maremoto del Tohoku. Il sisma si innescò il 11 marzo del 2011 a largo di questa regione. Nonostante l’ipocentro poco profondo, le scosse vennero percepite anche Stati relativamente lontani dal Giappone. Si tratta di uno dei peggiori eventi sismici, dal momento che si accertarono 15.700 vittime e oltre 4000 dispersi.
Inoltre, di portata rilevante furono gli effetti riguardanti le centrali nucleari della regione. Le centrali di Fukushima, Onagawa e Tokai subirono numerosi danni a seguito del sisma, al punto che l’incidente di Fukushima venne considerato il secondo drammatico disastro nucleare dopo Chernobyl.
Stretto di Prince William, sul podio dei peggiori terremoti al mondo
Con una magnitudo di 9.2 il “gran terremoto dell’Alaska” provocò, il 27 marzo 1964, onde di 8-9 metri, tuttavia fortunatamente non ci furono molte vittime. Interessante, in questo caso, è sicuramente la presenza di numerosi vulcani, molti dei quali attivi, che confermano quanto questo territorio sia pericoloso dal punto di vista sismico e possa ospitare i peggiori terremoti al mondo.
Sumatra del Nord 2004: il sisma killer
L’isola di Sumatra rimane un epicentro dei terremoti più violenti della storia. Il più devastante per la regione indonesiana fu quello del 2004, con magnitudo 9.3 della scala Richter. Si tratta del fenomeno sismico più forte mai registrato, dopo quello cileno del 1960. Il fenomeno sismico e le sue scosse di assestamento raggiunsero in media i 7 gradi della scala richter. Furono così potenti da spostare le isole prossime all’epicentro di 20-30 metri.
Oltre alla devastazione, che privò dai 3 ai 5 milioni di persone delle proprie abitazioni, il terremoto causò il numero più alto di vittime mai registrato: 232.000 morti.

Cile, 1960, il peggiore terremoto della storia
Si tratta con certezza del terremoto peggiore della storia contemporanea. Scatenatosi il 22 maggio 1960 a Valdivia, provocò non solo 1665 vittime, ma anche innumerevoli feriti e sfollati. Il sisma scatenò, inoltre, un pericolosissimo tsunami che intaccò le coste delle isole Hawaii e del Giappone, determinando altrettanti morti e devastazioni. A causa della sua potenza, 9.5 su un massimo di 13 gradi previsti dalla scala, rimane ad oggi il terremoto peggiore mai registrato.