Dal nostro corrispondente a Mosca
BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) sta lavorando alla creazione di un sistema di regolamento a moneta unica e, in particolare, all’idea di un sistema mono-valuta basato sulle singole valute nazionali dei paesi membri.
Lo spiega Pavel Knijazev, ambasciatore itinerante russo presso i Brics.
Più precisamente, è in corso un’attenta valutazione per la creazione di un meccanismo unico per lo scambio di informazioni e soluzioni finanziarie, finalizzato al rafforzamento della cooperazione finanziaria e commerciale tra gli stati membri.
Un progetto, in verità, già in discussione da settimane ma che curiosamente subisce un’accelerazione dopo gli incontri tra Biden e Ramaphosa e Blinken e Jaishankar, nei quali gli Stati Uniti hanno riscontrato sia l’opposizione del Sud Africa di partecipare alle sanzioni e al boicottaggio diplomatico contro Mosca che il rifiuto dell’India di applicare un global price cap all’importazione di commodities energetiche russe.
Una soluzione del genere comporterebbe la dedollarizzazione totale degli scambi economici delle maggiori economie emergenti globali, presto seguite dagli altri paesi che hanno espresso la volontà di entrare nel gruppo decretandone il futuro allargamento (BRICS+), nonché la creazione di un sistema di messaggistica finanziaria e bancaria alternativo allo SWIFT e a prova di guerra economica.