Come passa il tempo.. No, non la canzone di Vandelli, Dik Dik e Camaleonti. Il breve tempo trascorso tra le dichiarazioni di inizio estate di Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom-Confcommercio, e quelle della stessa Coppa in questi giorni di inizio agosto. Eppure, in poche settimane, si è passati dall’ottimismo per una estate brillante al pessimismo per un autunno preoccupante.
Ufficialmente, per Coppa, il problema è rappresentato dagli aumenti dei costi per la sosta nella zona centrale che, a Torino, si estende sino in periferia pur di far cassa. E, sempre per far cassa, aumenta anche il prezzo del biglietto per i mezzi pubblici, a fronte di un servizio pessimo. Dunque verrebbero penalizzati gli esercizi commerciali dell’area centrale e semiperiferica, favorendo i grandi centri commerciali che continuano ad essere costruiti consumando anche le aree verdi.
Però le analisi dei commercianti assomigliano molto ad un alibi preventivo. Perché è evidente che i cittadini non possono permettersi di affrontare i prezzi assurdi imposti da molti ristoratori, da molti negozi alimentari, da molti negozi di abbigliamento. A fronte di verdure a peso d’oro, di pizze da gioielleria, di abiti che richiedono un mutuo, il problema non è rappresentato da 50 centesimi in più per un parcheggio di un’ora.
E la farsa metta in atto dal ministro Urso non è un aiuto per le famiglie ma, banalmente, una insopportabile presa in giro. Per non disturbare le compagnie aeree, l’eventuale riduzione dei prezzi verrà discussa dopo le ferie: disgustoso. Quanto alla lotta autunnale contro l’inflazione, ha già ricevuto la bocciatura delle industrie. Davvero un grande esempio di competenza politica.