Alberto Sacco, assessore al Commercio del Comune di Torino, è un incompreso. Aveva annunciato che il quartiere di San Salvario, uno di quelli coinvolti nella movida, sarebbe diventato una vetrina dell’enogastronomia di qualità.
Tradizione e innovazione. Un ristoratore del quartiere ha seguito le indicazioni dell’assessore, ha conquistato la clientela che lo ha premiato con recensione positive ed un voto altissimo su Tripadvisor e si è ritrovato con il locale chiuso dai Nas.
Eppure, seguendo le linee guida della cucina politicamente corretta, il ristoratore si era adeguato agli ingredienti del futuro, infarcendo la pizza con gli scarafaggi. Freschi, tra l’altro. Perché quando i Nas, dopo la segnalazione di un consumatore all’antica e poco informato, sono intervenuti nel locale hanno trovato scarafaggi morti ma anche quelli vivi, trattati benissimo, senza collare. Neppure il fastidioso fratello degli animali di Striscia la Notizia avrebbe potuto lamentarsi per la condizione degli scarafaggi.
Invece i Nas, evidentemente allineati con il ministro degli interni, hanno chiuso il locale evidenziando il loro razzismo e la loro propensione a discriminare. Prima le cavallette e porti chiusi agli scarafaggi. Fregandosene ampiamente di tutte le indicazioni sul ruolo fondamentale di insetti vari nella dieta del futuro.
Di questo passo per le pizze si potranno utilizzare i vermi e verranno discriminate le mosche, le formiche nere andranno benissimo (per il colore) e le zecche saranno vietate.
Ma in questo modo verrà cancellato il sogno di San Salvario come luogo del cibo del futuro: un chiaro esempio di boicottaggio nei confronti dell’assessore. Quanto all’entusiasmo delle recensioni su Tripadvisor, è la dimostrazione di cosa si intenda comunemente per alta ristorazione e cibo di qualità.
1 commento
Non credo di avere il coraggio di mangiare una pizza con gli scarafaggi, però se c’è gente che apprezza non vedo perché chiudere il locale