È proprio vero, i giovani non hanno più voglia di lavorare. E con il loro comportamento danno il cattivo esempio ai meno giovani ed irritano i generosi investitori stranieri che si erano illusi di poter contare sull’impegno degli schiavi italiani. Così, oggi e domani, i fagnani della Rinascente di Torino sono in sciopero. Per cosa, poi?
In fondo l’azienda, che fa capo ad un investitore thailandese, cosa aveva chiesto di tanto strano? Solo che si lavorassero alcune domeniche durante l’anno. 52, per la precisione. Ed è una coincidenza che, nel calendario italiano, le domeniche siano proprio 52. Ma in Thailandia non lo sanno, chissà quante domeniche ci saranno, in Asia. D’altronde i lavoratori hanno firmato un accordo con queste clausole, peggio per loro. Sì, è vero, l’azienda si era impegnata a riconoscere il diritto ad usufruire di ben 5 domeniche di riposo, nel corso dell’anno. Ma dove andremo a finire se anche le aziende devono rispettare gli accordi?
Confindustria lo ha chiarito: lavorare è un privilegio. E Rinascente offre un ulteriore privilegio, quello di rinunciare ad una vita sociale con la possibilità di incontrare figli, fidanzati e fidanzate, amici, mogli e mariti nel giorno canonico di riposo. Ma chi l’ha detto che bisogna riposarsi di domenica? I dipendenti della Rinascente dovrebbero essere entusiasti di poter dare l’esempio. Lavoro spalmato su 7 giorni, riposi quando capita e nessuna vita sociale. Così si evita di incontrare un potenziale partner, magari di crearsi una famiglia. I figli costano, e poi inquinano. Se si evita il fastidio della famiglia, inoltre, i salari possono anche ridursi. Tanto, senza amori, senza figli, senza amici, come li spendono i soldi generosamente donati dall’azienda? Potrebbero cadere in tentazione e dedicarsi a qualche vizio.
E poi questa storia del riposo nel fine settimana non è solo obsoleta, ma è anche contraria alla costituzione. Qui si vuole ripristinare il sabato fascista, magari anche i treni popolari per andare al mare od in montagna. Se lo scopre Landini manda il servizio d’ordine ad obbligare i fannulloni a tornare al lavoro. E Lamorgese spedisce i poliziotti in borghese a verificare la resistenza del cranio ai colpi di manganello. Solo per il rispetto della costituzione, ça va sans dire.
Invece di apprezzare, di ringraziare, i fannulloni scioperano. Sperando di creare disagi alle madamine che affollano i reparti della Rinascente. Madamine che, contrariamente agli schiavi, non si lamentano se devono fare lo shopping nel fine settimana. Perlomeno sino a quando non riaprono gli impianti sciistici. Poi lasceranno al popolo lo spazio per fare acquisti la domenica.
Comunque l’azienda non si fa spaventare. Qualche disperato per sostituire gli scioperanti si trova sempre.
1 commento
Come è lineare la verità!
Un breve articolo che la contiene tutta,ma sempre resta soverchiata dalle voci stridule delle tante madamine, dai latrati dei cani del potere, dalla gerontocrazia che pretende l immortalità non attraverso la prosecuzione della specie, bensì tenendo in piedi un corpo vecchio grazie ad una scienzah senza etica, che potrebbe persino proporre di” comprare pezzi nuovi “di giovani corpi,se necessario .
Ah, spesso mi alzo auspicando la calata dall’ alto del DEUS EX MACHINA, o di una divina Provvidenza manzoniana che spazzi via parecchia FECCIA,tutto insieme.