I furti di opere d’arte sono tra gli eventi più assurdi e in grado di lasciare a bocca aperta il mondo intero. Fin dall’antichità la razzia di opere pregiate è stata lo strumento più utilizzato per lasciare senza identità un popolo. Una strategia utilizzata dallo stesso Napoleone, tanto che nel suo caso si parlò di spoliazioni napoleoniche (qui trovi alcune curiosità su di lui). In episodi meno celebri le opere d’arte potevano essere rivendute al mercato nero, con la consapevolezza di poter racimolare un bel gruzzoletto. Vediamo quali sono stati i furti d’arte più famosi, compiuti da alcuni famigerati Arsène Lupin, che hanno fatto più scalpore e che sono tuttora avvolti nel mistero.

La natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi di Caravaggio e lo zampino della mafia
Tra i furti d’arte più famosi e che hanno fatto più parlare c’è sicuramente quello della Natività di Caravaggio, uno splendido olio su tela di inizio XVII secolo. Avvenuto a Palermo nell’ottobre del 1969, il piano fu probabilmente architettato dalla mafia che riuscì nel suo intento di far scomparire definitivamente il dipinto. Secondo le ipotesi più accreditate, la malavita avrebbe rubato il quadro e lo avrebbe offerto come merce di scambio durante la cosiddetta trattativa Stato-mafia. Altre teorie meno note, sostennero che la tela venne nascosta in un casale in campagna e successivamente divenuta il pasto di alcuni topi. A completare questo circolo di ipotesi un giornalista, il quale dichiarò che si sarebbe trovato a un passo dall’acquisto, se solo non fosse stato per il Terremoto in Irpinia.
Una natura morta di Vincent Van Gogh, un furto d’arte avvolto nel mistero
Il grandissimo artista Vincent Van Gogh dipinse i papaveri gialli e rossi in olio su tela tre anni prima di morire. Questa tela di 65×54 centimetri, esposta al Mohamed Mahmoud Khalid di Giza in Egitto, non ebbe una delle migliori permanenze all’interno del museo. Fu rubata da alcuni malintenzionati ben due volte. La prima nel 1978, ma venne fortunatamente ritrovata qualche decennio più tardi in Kuwait. Ritornata al museo, la seconda volta non fu così favorita dalla sorte. Degli abili ladri rubarono il quadro eludendo il sistema di allarme, in un giorno in cui i visitatori erano solamente 9. I dipendenti del museo si dimisero e altri furono arrestati. Tuttavia, la natura morta da 50 milioni di euro non venne mai più ritrovata.

Tra i furti d’arte più famosi, la scomparsa architettata ad arte dell’Urlo di Munch
Era il febbraio 1994 e mentre a Lillehammer stavano per iniziare le Olimpiadi, a soli 150 km più a sud il celebre dipinto di Munch venne rubato. In questa occasione i ladri furono particolarmente abili e arguti. Entrarono tagliando il filo che collegava il dipinto alla parete e, una volta rubato, sbeffeggiarono le guardie con un bigliettino ironico con su scritto “mille grazie per la scarsa sicurezza“. Il furto fece scalpore in tutto il mondo, tanto che un gruppo anti-abortista, in cerca di visibilità, asserì di essere in possesso del quadro e pronto a restituirlo, a patto che la tv trasmettesse il loro messaggio. Fortunatamente la polizia ritrovò il dipinto nel maggio dello stesso anno in un hotel di Oslo e arrestò 4 persone.

Dipinti impressionisti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, una rapina audace
Impressione a levar del sole, il dipinto di Monet che diede inizio alla corrente artistica dell’impressionismo, fu rubato dal museo Marmottan di Parigi insieme ad altri quadri nel 1985. Art News definì questa azione come “uno dei furti più audaci di sempre“, non a caso gli autori architettarono un piano costruito ad arte. Dopo essere entrati nel museo pagando il biglietto, rubarono le tele tenendo in ostaggio 9 guardie e 40 visitatori. Questa violenta rapina portò la polizia ad arrestare un membro della yakuza, peraltro ex galeotto francese, che possedeva in casa un catalogo con le opere d’arte rubate. Le tele vennero ritrovate nel 1990 in una villa in Corsica.

La Gioconda dal Louvre: il colpo del secolo
L’opera d’arte più famosa al mondo, che si trova nel museo più visitato del globo, è proprio la Gioconda. Quasi 10 milioni di visitatori accorrono ogni anno per vedere questo meraviglioso dipinto di Leonardo. Un’opera d’arte che deve parte della sua fama a Vincenzo Peruggia, colui che la rubò nel 1913. Peruggia lavorava come addetto al Louvre, quando un giorno decise di infilare la Monna Lisa sotto il proprio cappotto e di portarla a casa con sé. Una volta nascosta sotto le assi del pavimento, progettò di ripotarla nella sua patria di origine. La tela fece un lungo tour dell’Italia prima di tornare a Parigi. Peruggia venne individuato e arrestato dalla polizia e condannato a qualche anno di carcere per uno dei furti d’arte più famosi al mondo, ma si dice abbia passato in cella solo qualche giorno
Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche quali sono i musei più strani del mondo, cliccando qui.