Forse qualcuno si ricorda del romanzo “I sei giorni del Condor (Six Days of the Condor)” scritto da James Grady nel 1974, la spy story che ispirò il celebre film di Sydney Pollack, con due interpreti d’eccezione quali Robert Redford e Faye Dunaway, che uscì l’anno successivo con il titolo “I tre giorni del Condor”.
Vi si narrava la vicenda di Joseph Turner, un oscuro impiegato della CIA che come compito aveva quello di leggere, studiare e annotare libri e giornali provenienti da tutto il mondo in cerca di individui sospetti, codici segreti o informazioni di intelligence più o meno nascoste.
Ebbene, il protagonista del film, nome in codice “Condor”, avrebbe trovato pane per i suoi denti nel recente libro di Pietro Caliceti “L’Opzione di Dio”, recentemente pubblicato da Baldini&Castoldi (pp. 414, 19€).

In un futuro non proprio lontano muore il successore di Papa Francesco, e in Vaticano si scatena la lotta per la successione che vede coinvolti i due principali esponenti delle due anime che si contrappongono all’interno della Chiesa, l’una tradizionalista e l’altra progressista. Ne viene fuori un thriller mozzafiato, dal quale si evincono tutta una serie di informazioni assai interessanti che riguardano anche la più stretta attualità.
Innanzitutto gli scandali legati alle accuse di pedofilia che hanno coinvolto numerosi prelati, nonché gli oscuri contatti con il mondo islamico fino a sfiorare l’estremismo degli jihadisti. Ma non mancano puntuali riferimenti alle attività dello IOR, l’Istituto delle Opere di Religione, più comunemente noto coma “Banca Vaticana”, l’istituzione finanziaria alla quale sono stati associati oscuri episodi della nostra storia recente, dal crack del Banco Ambrosiano, alla morte di Roberto Calvi, dalla P2 agli intrallazzi di Licio Gelli.
L’autore ne parla con cognizione di causa dal momento che è uno dei più importanti avvocati italiani, esperto di diritto societario e finanziario. E ne parla con il piglio del romanziere consumato, malgrado “L’Opzione di Dio” non sia che il suo terzo romanzo, e che la sua attività di narratore sia iniziata appena cinque anni fa.
Ma i motivi di interesse – quelli che avrebbero fatto saltare sulla sedia l’agente Condor – non si fermano qui. Tra le altre cose si viene a sapere come si può fabbricare un ordigno micidiale mescolando tra di loro ingredienti reperibili in un qualunque supermercato. Oppure come si possono “ripulire” soldi “sporchi” utilizzando procedure del tutto lecite e regolari utilizzando i fondi della Comunità Europea.
Insomma, una lettura divertente ma anche molto, ma molto, interessante.