La parzialità della conoscenza figlia dei mezzi d’informazione a disposizione dei lettori italiani non consente, troppo spesso, una lettura e un approfondimento di determinate tematiche privi dei pregiudizi e della chiave faziosa utilizzata da mass media, quotidiani e riviste dichiaratamente progressiste.
Per questo e altri motivi il presidente del think tank Nazione Futura, Francesco Giubilei, ha redatto un accurato dossier dall’emblematico titolo “I riferimenti culturali di Trump. Le anime della destra americana”, liberamente scaricabile dal sito dell’omonima rivista legata al laboratorio politico.
Con un focus riguardante i filoni del conservatorismo e del mondo cristiano, principalmente protestante ed evangelico ma senza dimenticare la notevole componente cattolica, l’autore riesce a render noto ai lettori un mondo vastissimo quale quello che fa riferimento al Partito Repubblicano a stelle e strisce.
Frequentemente scambiato come un blocco unico, il Grand Old Party, è in realtà non privo di correnti e ramificazioni in opposizione fra loro quanto al versante economico più che a quello culturale. Il grande merito di Giubilei è quello di fornirsi, nel notevole apparato bibliografico, delle pubblicazioni in lingua inglese mai giunte (per malafede più che pigrizia) ad una traduzione nell’editoria italiana. E’ in questo modo che si rende possibile il superamento del luogo comune che vorrebbe dipingere The Donald come un barbaro ignorante incapace di leggere un libro o approfondire una tematica.
Non mancano, nel testo, le giuste legittimazioni verso figure di spicco dell’amministrazione uscente quali quelle del vicepresidente, e vero alfiere del conservatorismo anglosassone, Mike Pence o del senatore della Florida Marco Rubio. Strizzando un occhio ai precedenti presidenti espressi negli ultimi cinquant’anni dai repubblicani appare, però, ovvia l’unicità di Trump tanto in campo politico quanto sotto il profilo umano.
Se nel primo si è distinto per un mix delle formule espresse dalle varie anime repubblicane tanto da far coniare il termine trumpismo, nel secondo si sottolineano il suo avvicinamento alla fede, le letture consigliate e i passaggi principali del mandato che scadrà a breve.
A pochi giorni dal voto lo scritto di Giubilei si pone come una lettura imprescindibile per addetti ai lavori e semplici curiosi della sfera politica statunitense.