Bisogna essere profondamente miopi per pensare che il problema del rincaro dei prezzi del carburante sia una questione di rapporti di forza tra governo e benzinai. Illudendosi che i prezzi crolleranno per effetto di un tabellone in più da collocare nelle stazioni di servizio. Ma è ancora più miope sostenere che il problema non è fondamentale poiché i ricchi possono pagare tranquillamente qualche euro in più per ogni rifornimento mentre i più poveri hanno altri bonus per affrontare la vita quotidiana. Si dimentica, come sempre in questo Paese, il ceto medio considerato da tutti i politici come il bancomat a cui attingere senza ritegno.
“Ma ci si dimentica anche – protesta Antonello Marzolla, segretario generale Usarci – di tutti coloro che con l’auto, con i furgoni, con i camion lavorano. Per gli agenti di commercio il rincaro dei carburanti rappresenta l’ennesima stangata dopo le chiusure per Covid e poi dopo la contrazione dei consumi a causa dell’inflazione”. Inflazione a due cifre e retribuzioni ferme. Il potere d’acquisto delle famiglie si è drasticamente ridotto.
“Ed i rincari dei carburanti avranno ulteriori effetti negativi. Perché aumenterà il costo dei trasporti, delle merci trasportate e, di conseguenza, il prezzo finale di ogni prodotto. Così le famiglie compreranno sempre di meno”, aggiunge Marzolla. Riducendo ulteriormente i margini per gli agenti di commercio.
Non dovrebbe essere troppo difficile da capire. Come non dovrebbe essere troppo difficile ricordarsi che gli agenti di commercio intermediano il 70% del Pil italiano. Una categoria semplicemente fondamentale per l’economia nazionale. Composta da più di 200mila persone con altrettante famiglie. Dunque una categoria che un governo dovrebbe consultare prima di prendere decisioni che riguardano gli agenti di commercio ma anche tutte le aziende che da loro sono rappresentate. Sarà sicuramente arrivata la convocazione al ministero. O no? “Avranno smarrito gli indirizzi al momento di insediarsi”, scherza amaramente Marzolla.
13 commenti
Noi Agenti o Rappresentanti ci Commercio, possiamo fare qualcosa in merito, ma non abbiamo possibilità di interloquire con i ministeri competenti, di più potrebbero fare le associazioni di categoria che esistono per fare il massimo possibile soprattutto per problemi cosi vergognosi.
Come sempre la categoria viene ignorata, non ci sono stati aiuti in tempo di COVID e il disinteresse dei problemi degli agenti continua senza nessun accenno ad interventi concreti.
Probabilmente il fatto che muoviamo il 70% del Pil non interessa a nessuno!
Così la storica figura dell’intermediario Agente di Commercio sparirà!!!!
Si dovrebbe intervenire e farsi sentire.
Anche questo governo trova SEMPRE centinaia di milioni per spese inutili e bonus, ma per tagliare le accise sui carburanti non fa nulla.
LO SCONTENTO AUMENTA, MA NESSUN MINISTRO INTERVIENE!!!
QUESTI NUOVI INCOMPTENTI VOLEVANO FERMARE LE NAVI DELLE ONG PER LIMITARE GLI ARRIVI DEI CLANDESTNI, MA HANNO FATTO UNA LEGGE INEFFICATE E QUINDI GLI SBARCHI SONO AUMENTATI.
NESSUNA MULTA A CHI TRASPORTA I CLANDESTINI, ANZI POSSONO ARRIVARE PRIMA E FARE PIU’ VIAGGI
IL POPOLO DEVE PROTESTARE IN MODO ENERGICO, NON VOGLIAMO ESSERE DEUBATI DA QUESTI POLITICI CORROTTI
caro mio i governi di centrodestra sanno che i voti dei rappresentanti di commercio come dei piccoli imprenditori sono già in tasca…e poi se già all’interno della nostra categoria ce ne freghiamo…solo il 16% ha votato per la rappresentanza in enasarco…che andrebbe chiusa senza perdere nemmeno un secondo…perchè mai dovrebbero pensarci i politici!!!…
Molta delusione nei confronti di chi, per farsi eleggere, prometteva l’eliminazione delle accise salvo poi ripristinarle. Lo stesso governo che sta concentrando l’attenzione sui gestori degli impianti quando il caro carburante dipende dalle società petrolifere (quando il barile era a 130 dollari il gasolio era ad 1,4 euro) ma non è bello far arrabbiare lo speculatore. Ricordo che sulle accise viene caricata anche l’iva (paghiamo una tassa sulla tassa) contribuendo ulteriormente all’aumento del prezzo finale e agli introiti del governo. L’agente di commercio come singolo non ha potere di trattativa le associazioni di categoria si ma non vedo grossi sforzi in tal senso.
alle ultime elezioni per la rappresentanza in enasarco ho preparato, per una associazione di categoria che si è candidata, una piattaforma per la gestione dei problemi della categoria quelle sigle più politicizzate o vicine alla gestione dell’enasarco, perché è da li che devi partire, sono saltate dalla sedia ..tirandosi gli ultimi capelli che avevano in testa…tutto cio’ che ci circonda è gestito da dipendenti che hanno come solo e unico obiettivo di arrivare a fine mese e tenersi il posto di lavoro…tu giri…giri..ma quelli stanno fermi e aspettano fine mese!!!
buon giorno a tutti ,
sono un agente da anni, ho sempre sostenuto che la ns. categoria è il volano di tutta, e dico tutta la economia e le attività del ns. paese
ma manca la solidarietà lo spirito di gruppo, provate a immaginare se tutti ci fermassimo per un solo giorno, cosa potrebbe accadere.
Ma invece il carburante raggiunge quote fuori misura, e siamo tutti in coda per fare rifornimento.
Mi dispiace dirlo ma anche i ns. vertici negli anni non hanno mai fatto nulla per dare alla ns. categoria una dignità diversa .
caro mio i governi di centrodestra sanno che i voti dei rappresentanti di commercio come dei piccoli imprenditori sono già in tasca…e poi se già all’interno della nostra categoria ce ne freghiamo…solo il 16% ha votato per la rappresentanza in enasarco…che andrebbe chiusa senza perdere nemmeno un secondo…perchè mai dovrebbero pensarci i politici!!!…
Purtroppo è dalla notte dei tempi che l unica arma che fa tremare il governo è lo sciopero ……arma che non può essere usata da chi ha partita iva e quindi dobbiamo subire
Non so’ come sia fuori dall’Italia ma da noi a me pare più che mai evidente, purtroppo a svantaggio di un sistema democratico, la scarsa serietà della classe politica o dirigente che sia, e non mi riferisco alle accise ma al fatto che come ormai da almeno una cinquantina di anni questi politici o dirigenti scaricano il problema sugli altri, nel caso dei carburanti lo scaricano sui benzinai che dovranno forse loro caricarsi di ulteriore burocrazia e costi accessori per pubblicizzare loro il prezzo medio. Ma non lo dovrebbe pubblicizzare il governo, una entità pubblica autorizzata con i costi a carico della collettività visto che riguarda tutti? No èh, continua lo sport del metterci gli uni contro gli altri per distogliere l’attenzione sulle loro mancanze o peggio interessi personali. Peccato.
Parlando concretamente, sono mesi che denuncio questo problema all’associazione di categoria della mia città legata ad USARCI ma non ho mai saputo ne sono stato informato di nessuna iniziativa da parte nostra. Come scrive giustamente Fabio, chi ha la partita IVA non può usare l’arma dello sciopero ma qualche azione clamorosa sì invece. Se, ad esempio con una mobilitazione via social 4-500 1000 o più di noi ci riunissimo in un tal posto della nostra città con le nostre autovetture e tutti insieme poi partissimo rallentando un arteria delle nostre rispettive città, non dico molto ma per un ora, voglio vedere come farebbero ad ignorarci a fronte dell’indubbio disagio che creeremmo. E se dovessimo essere ignorati, ripetere e ancora ripetere l’iniziativa!!! E’ ora di finirla con questo immobilismo aspettando e sperando che qualcuno prenda le nostre difese. Sia che vengano eletti in USARCI o ENASARCO, tante belle parole ma fatti zero o comunque vittorie di facciata che poco interessano nel quotidiano di ognuno di noi. Faccio questo lavoro da 40 anni e anno per anno ho assitito ad un progressivo, sempre peggior svilimento della ns. categoria. Non mi manca tanto alla pensione e potrei tranquillamente fregarmene ma penso ai tanti giovani che intraprendono il nostro lavoro che devono subire queste continue vessazioni.
Grazie Riccardo!! Io sono d’accordissimo. Muoviamoci.
Se per il Caro Carburanti il Governo (di Centro Dx ndr) è intervenuto mi chiedo anzi CI chiediamo come mai questi interventi non possano essere estesi alla ns Categoria che si trova a pagare giornalmente il carburante come tutti coloro che non usano la vettura come noi AdC o Rappresentanti.
Cosa dovremmo fare noi AdC se il Governo non interviene , se non è interessato a tutelare chi in maniera continua da decenni e decenni manda avanti buona parte del PIL nazionale, senza chiedere aiuti, spintarelle o mance come avviene per altre categorie ?
E’ una vergogna che noi non veniamo aiutati in un momento in cui i Carburanti sono alle stelle da mesi e non accennano a diminuire visto anche che il taglio delle accise è stato tolto dall’attuale Governo, che prometteva prometteva salvo poi non riuscire a mantenere.
Ma ne ricorderà di sta banda di cialtroni.