L’estate 2018, nonostante le copiose piogge di questi giorni, sta arrivando e per questo motivo abbiamo intervistato il tatuatore torinese Riccardo Filimbaia che ci ha raccontato tutto sulle nuove tendenze in materia di Tattoo e sulle modalità per “rispettare” e “gestire” le nostre opere d’arte impresse sulla nostra pelle.
Quali sono i tatuaggi più di moda per quest’estate 2018?
Oltre ai grandi classici come il lettering e l’old school vi è sempre più richiesta di tatuaggi in stile realistico (direttamente da foto) ma in particolare l’attenzione negli ultimi anni si è spostata verso uno stile che rappresenta un’evoluzione del realismo stesso, ossia il trash polka. In questo stile si parte sicuramente dal tatuaggio realistico, ma questo è combinato con molti altri elementi decorativi: linee rette, lettering, passate di pennello, elementi molto realistici, macchie di pittura, soggetti ritratti esclusivamente a contorno. I temi possono essere molto vari ma c’è sempre una nota tragica in questi tatuaggi: teschi umani e animali, aerei militari, corvi, fotografie vintage. Un’altra particolarissima caratteristica del trash polka è il colore: sono concessi solo due colori, il nero e il rosso: al nero sono affidati i soggetti di struttura e particolarmente realistici, mentre il rosso interviene solo in piccolissimi tratti nelle raffigurazioni a contrasto.
Quali sono i tatuaggi “sempreverdi”?
Ovviamente il lettering, con scritte di ogni tipo e carattere, particolarmente in voga al momento è lo stile “cicano”. Poi certamente l’old school, uno dei più risalenti ma sempre sulla cresta dell’onda.
Quali sono i tatuaggi ormai OUT?
Sul fronte dei tattoo che stanno perdendo fascino sicuramente in enorme calo sono i tribali, spesso infatti le uniche richieste in materia hanno ad oggetto le coperture degli stessi. In calo anche le richieste di watercolor e di maori / samoani in total black.
Qual è lo stile più in voga nel 2018?
Come detto prima la trash polka ma anche i destrutturati, sia dal punto di vista del colore (che va fuori dai confini / tratti del disegni che dal punto di vista delle figure (un po’ in stile Dalì diciamo). Anche la semplificazione delle figure umane ed animali (quali genitori, fratelli e sorelle, amici, animali domestici) in stile scolastico / cartoon è in forte ascesa soprattutto tra i giovani.
Statistiche a livello europeo parlano di un 12% di ex tatuati che sono ricorsi alla chirurgia estetica per eliminare il proprio tatuaggio; perché?
Le motivazioni possono essere diverse, da quelle lavorative al desiderio di rimuovere magari ricordi e legami connessi al tattoo. Spesso ci sono anche motivazioni inerenti al corpo che cambia, col passare degli anni, levando magari fascino a risalto che si spera il tattoo possa conservare. Purtroppo in Italia siamo ancora molto indietro rispetto al resto del mondo, non solo a livello sociale ma soprattutto in ambito lavorativo, inerentemente all’accettazione del tatuaggio come icona di riconoscimento sociale o, ancora meglio, semplice forma d’arte corporea. Esistono ancora troppi pregiudizi verso chi si tatua
E’ possibile porre rimedio ad “errori di gioventù” o ad “errori professionali”?
Certamente, sia mediante cover up (coperture) che mediante il laser per la rimozione, certamente un po’ dolorosa, del tattoo.
Quando è il momento perfetto per farsi tatuare?
Tecnicamente non esiste, è sempre un momento buono, conta più la parte soggettiva individuale, il momento migliore è quando senti il richiamo del tattoo che vuoi. Certamente se vogliamo essere puntigliosi, è meglio non tatuarsi dopo essere stati esposti a lungo al sole o prima di partire per una vacanza di mare (e quindi sole) o dopo serate, diciamo, pesanti..
Quali sono le precauzioni per un tatuaggio “solido” nel tempo?
La cura iniziale è essenziale, soprattutto nelle prime settimane. Crema ed idratazione frequente sono i due diktat principali, oltre alla pochissima esposizione solare comunque sempre protetti da creme idonee. Il tatuaggio è una vera opera d’arte sulla pelle e, come tale, occorre curarne la tela perché si conservi bene anch’esso.
Sole e tatuaggio sono due elementi distanti; come gestire l’estate con il nostro nuovo disegno sulla pelle?
Ovviamente meno sole diretto si prende sul tatuaggio meglio è, soprattutto nelle prime settimane nelle quali direi è quasi vietata l’esposizione al sole. Qualora non se ne possa proprio fare a meno sono raccomandate creme idratanti e soprattutto creme per la protezione solare di livello molto alto (50 o più).