Che brutta fine, dover mentire in Tv per cercare di far dimenticare precedenti frequentazioni personali. Monica Maggioni, conduttrice di Sette Storie su Rai 1 ci ha provato, ieri sera, a mettere in dubbio la matrice islamista dell’attentato a Vienna per cercare di addossarlo, immancabilmente, a fantomatici estremisti di destra. Ci ha provato inutilmente, non trovando la sponda nemmeno nell’ospite che aveva invitato in studio.
Perché lei ha subito notato che i terroristi di Vienna si muovevano allo stesso modo dei suprematisti bianchi e degli estremisti di destra impegnati in azioni di terrorismo. Quali azioni? Non è dato sapere. Ma l’importante era insinuare il dubbio, distogliere l’attenzione da eventuali immigrati più o meno regolari. Dopo il killer di Nizza arrivato dall’Italia grazie alla politica di accoglienza di Lamorgese e complici, bisognava assolutamente evitare che qualcuno collegasse gli avvenimenti.
Dunque era necessario inventarsi nuovi colpevoli. D’altronde è una prassi consolidata del giornalismo italiano. Peccato, per Maggioni e per la Rai, che questi maledetti austriaci abbiano subito parlato di fiancheggiatori dell’Isis, rovinando il bel pacchetto confezionato dalla conduttrice. Sarà per un’altra volta..