L’estate è ormai alle spalle e, con il permesso di Vittorio Corelli arbiter elegantiarum, proviamo ad analizzare le linee di tendenza che hanno caratterizzato i mesi caldi nelle località più “In” delle coste italiane.
Innanzitutto si è portato molto il mega yacht, barca abbondantemente oltre i 100 metri.
Gli sfigati con barche intorno ai 20 metri (diamo la lunghezza in metri e non in piedi per comodità) rischiavano di essere interpellati con la domanda “ma siete il tender di chi?”.
Per questo dal prossimo anno potremo contare su 3 maxi yacht italiani, della Benetti, ovviamente prenotati da ricchi stranieri che si spera navighino in Italia.
Quanto agli italiani ricchi ma con il braccino, dovranno adeguarsi. Se l’Usmanov di turno porta la sua mega barca a Varazze, il gregge delle barche italiane si sposta da Portofino a Varazze, perché non è più il posto a fare tendenza, ma chi lo frequenta.
Così se il Dilbar si ancora al Pevero, il gregge va a fare il bagno al Pevero ignorando altre coste, altre baie, altri golfi.
In questa estate italiana si è portata molto anche la barcavela senza vele. Vietato scendere sotto i 15 metri, riproposti molti catamarani (saranno le ultime comparsate), ma tutti rigorosamente senza vele issate. D’altronde il tragitto dal porto di attracco sino al golfo di tendenza è sufficientemente breve da consentire di evitare le vele. Che poi bisognerebbe pure essere capaci ad utilizzarle.
La differenza tra chi conta davvero ed i sedicenti vip italioti si riscontra anche la sera.
Feste private – in barca, in villa o in locali risevati – per chi è importante; feste al Billionaire o da Colonna per chi vuol far credere di esserlo.
E a terra? Molti boxer da bagno e pochi slip; bikini in formazione differenziata, con reggiseno diverso dagli slip in modo che con due costumi puoi fare 4 abbinamenti.
Il windsurf può anche essere cancellato dalle Olimpiadi, non piace più: troppo faticoso. Meglio la tavola su cui navigare con un lungo remo.
In flessione le moto d’acqua, riservate a chi deve farsi notare da ragazzine alla ricerca dell’idiota di turno, spuntano i salvagente motorizzati meno ingombranti e più divertenti.
Ovviamente resistono i patiti dell’ignobile racchettone da spiaggia, ma questa non è tendenza: è retaggio della peggiore estate di un passato che non è passato.