Le reazioni dei governi e dei leader nell’intero continente americano davanti alla pandemia dovuta al Covid-19 sono state delle più svariate: dal vero e proprio negazionismo del brasiliano Jair Bolsonaro alle misure di lockdown del salvadoregno Nayib Bukele fino alla precisa volontà di porre l’economia davanti alla sanità dello statunitense Donald Trump.
Proprio questi tre presidenti sono, però, accomunati dall’uso dell’idrossiclorochina, un farmaco antimalarico le cui proprietà, a detta di alcuni esperti, consentirebbero di non contrarre il coronavirus. Seppur tale tesi non riscontri il benestare della maggioranza della comunità scientifica i leader dei Paesi del continente americano continuano a sostenerne addirittura le proprietà curative.
Ad essersi spinto maggiormente su questa linea è stato il presidente verde-oro che ha chiesto ai medici di incrementarne l’utilizzo e la prescrizione sia per i malati con sintomi lievi che per quelli con sintomi più gravi ed evidenti. La diversa visione sull’utilizzo di questo farmaco, che per alcuni potrebbe avere degli effetti collaterali pericolosi per il cuore, è costata il posto già a due ministri della Sanità nella nazione sudamericana. Dopo le dimissioni di Luiz Henrique Mandetta e quelle di Nelson Teich, pervenute appena un mese dopo, Bolsonaro ha deciso di affidare anche questo Ministero ad un militare: il generale Eduardo Pazuello, privo di qualsiasi tipo di studio in campo medico.
Le ricerche per arrivare alla formazione di un vaccino richiederanno ancora molto tempo e l’idea di poter utilizzare una panacea, in sua vece, ha assunto la figura di una vera e propria pietra filosofale che consentirebbe a chi la sostiene fin dal primo momento di porsi ai propri cittadini, ed elettori, come l’uomo capace di risolvere la crisi. Un rischio che, a quanto pare, alcuni uomini hanno deciso di correre, una volta tanto, anche sulla propria pelle stando alla nonchalance con la quale Bolsonaro continua a farsi circondare dai propri sostenitori in numerose uscite pubbliche, spesso presentandosi privo della mascherina e sempre sprovvisto di guanti in barba al distanziamento sociale che ci ha resi schiavi negli ultimi mesi.