No, non è una sorpresa. I 700 miliardi millantati dal lìder minimo sono, sostanzialmente, una bufala. Innanzitutto perché non è il governo a metterli a disposizione. Ed in secondo luogo perché sono semplicemente un prestito erogato dalle banche e che dovrà essere restituito non a tasso zero.
Forse “semplicemente” è un avverbio sbagliato. Perché non è per nulla semplice ottenere quei soldi. E le condizioni non sono nemmeno particolarmente convenienti.
Ma poi, a cosa devono servire quei soldi? Questo nuovo indebitamento? Le aziende chiuse a tempo indeterminato, dai ristoranti agli hotel, non possono utilizzarli come investimento, in mancanza di indicazioni sui tempi e sulle modalità di riapertura. Qualcuno ha già proposto non solo sbarramenti in plexiglas intorno alle sdraio in spiaggia, ma anche schermi di plexiglas per dividere i commensali alla stessa tavola. Non si capisce perché si debba andare a cena al ristorante, in queste condizioni.
Dunque, di fatto, il piccolo imprenditore dovrebbe farsi prestare i soldi dalla banca per poter pagare i vampiri del fisco. O i mutui legati ad un’attività che è chiusa da tempo e per altro tempo. Per pagare materiale fermo in magazzino. Insomma non per tornare a crescere, per la ripresa. E saranno debiti che andranno ad appesantirla, quella ripresa, se mai ci sarà.
Però il lìder minimo è andato in tv a magnificare il suo bazooka. Manco fosse Rocco Siffredi. Peccato che il bazooka del lìder minimo spari a salve. Ma da un esecutivo privo di idee e di coraggio era assurdo aspettarsi di più.