Il Festival di Sanremo non è ancora cominciato ma ha già dei vincitori. Sono i gli Of New Trolls con la loro canzone “Porte Aperte”.
No, non si tratta della solita anticipazione della vigilia, ma del brano che è stato escluso dalla kermesse canora che avrà luogo dal 5 al 9 febbraio prossimi.
Sembra che il testo sia stato considerato troppo “sovranista” da parte degli organizzatori e non adeguato alla manifestazione.
Immediatamente è scoppiata la polemica. Gli autori Nico Di Palo e Gianni Belleno hanno rilasciato un’intervista al Secolo XIX nel corso della quale hanno, fra le altre cose, dichiarato: «Siamo stati scartati senza neanche una parola da parte di Baglioni».
«Ho portato il brano “Porte aperte” alla commissione selezionatrice a Roma – ha detto Belleno – Dopo averlo ascoltato mi hanno detto che entro settembre-ottobre mi avrebbero fatto sapere. Nessuno ci ha più chiamato. Siamo stati esclusi senza nemmeno saperne il motivo. Non è giusto essere trattati così, soprattutto da una rete televisiva che fa servizio pubblico».
Il testo parla delle paure degli italiani nell’affrontare la vita di ogni giorno, ma anche dei loro timori legati all’immigrazione.
«C’è molta gente disperata – che non ha perso la dignità / non ha una tavola imbandita – stringe la cinghia perché lo sa / che non arriva a fine mese – con le promesse che tu fai / e quel poco di lavoro ancora non ne dai / Non siamo qui a puntualizzare – ma la coscienza non permetterà / noi siamo qui a ricordare – queste verità / di un unione fatta di parole e di ipocrisie / le nostre porte aperte al mondo – e il terremoto che le spazza via / E questa Italia che da tempo non cammina / e ci strascina per le strade tutte rotte / e questa Italia che da tempo è lontana /non ci priverà del fiato – né la forza di gridare / E la paura poi ci assale – nelle vie delle città / non ci permette più di camminare – con l’amata libertà / sono troppi gli occhi sconosciuti – troppi intorno a noi / tutti i nostri sacrifici – sono a rischio sai / Ma siamo gente appassionata – della cultura e dei musei / davanti a una partita di pallone – siamo tutti figli tuoi / siamo lo specchio di una vita – che tutti ci invidiano /la Nazione per i sogni – dove tutti sbarcano».
Nella stessa intervista Belleno ha cercato di spiegare i motivi che lo hanno ispirato a scrivere questi versi: «Io sono un cantautore, scrivo ciò che vedo. E oggi vedo che gli italiani faticano ad arrivare alla fine del mese. Sento le persone che si lamentano e io stesso sento e vivo gli stessi problemi. Sull’immigrazione la mia idea è questa: prima si mettano a posto le cose qui, aiutando gli italiani, poi si può anche pensare di dare una mano agli immigrati, accogliendo nella legalità chi chiede di entrare nel nostro Paese. Io e Nico scriviamo musica da 50 anni e le polemiche non ci interessano. Il testo della nostra canzone parla dell’Italia e dei disagi che gli italiani ogni giorno affrontano che siano di fame, di paura o altro».
Apriti cielo! Sul sito del quotidiano genovese, sul quale è stata pubblicata l’intervista, è stato un fioccare di insulti e trivialità nei confronti dell’autore.
Al contrario, su YouTube, dove è possibile ascoltare l’anteprima della canzone al link https://www.youtube.com/watch?v=fXFY9tC0JAY, le visualizzazioni sono già decine di migliaia e i “mi piace” superano l’80% di coloro che hanno espresso un parere.
Insomma: l’anno è appena incominciato e ha già un suo tormentone musicale. Che sia davvero un segno che il vento sta cambiando? E non solo in ambito musicale?