Sarà il caldo. Sarà la voglia di andarsene in vacanza. O solo la noia di un’attività ripetitiva e sempre meno divertente. Ma il risultato è che in questo mese di luglio la già scarsa credibilità dei sondaggisti è precipitata a livelli che neanche il nuovo corso della Disney..
Il simbolo del disastro è Forza Italia. Secondo un istituto di sondaggi,infatti, il partito che fu di Berlusconi ha approfittato dell’emozione seguita alla morte del leader e si è attestato stabilmente oltre l’11%, scavalcando la Lega ed avvicinandosi ai 5 stelle. Ma i sondaggi dei concorrenti sostengono un andamento molto differente. Qualcuno non ha mai registrato un picco così alto per i forzisti, altri lo hanno segnalato ma assicurano che è durato pochissimo e che il partito si attesta ora intorno al 6%. La scarsa credibilità della categoria non è legata ad una, comunque rilevante, differenza di 5 punti percentuali, bensì al fatto che quei 5 punti rappresentano la possibilità di raddoppiare o dimezzare i consensi per Forza Italia.
Come si possono fare analisi credibili sulla base di simili differenze?
Non che appaia più credibile il dato relativo al Movimento 5 Stelle, benché sia sostanzialmente condiviso da tutti gli istituti. Gli stessi che poi devono arrampicarsi sugli specchi per spiegare come mai un movimento valutato intorno al 15/17% si ritrovi nelle elezioni comunali e regionali con voti pari a un terzo di quelli annunciati dai sondaggi.
Di conseguenza hanno poco valore le stime di crescita o di flessione di qualche decimale per Fdi, PD, Lega. Si vedrà dopo l’estate la tenuta reale dei partiti. Chiamati a confrontarsi in Trentino. E per qualcuno ci sarà sicuramente un brusco risveglio.