L’iperspecializzazione è una delle idiozie più pericolose di questi ultimi anni, forse decenni. Affrontare problemi sempre più complessi conoscendone solo una piccolissima parte ha determinato errori catastrofici in ogni settore. Se poi, nel caso del governo degli Incapaci, ci si trova di fronte a chi affronta solo un briciolo della complessità senza neppure avere una sufficiente specializzazione, il disastro è inevitabile.
Così la povera Azzolina, che ha giocato tutto sulla riapertura delle scuole (sacrosanta), si ritrova ora alle prese con un dato di realtà non proprio entusiasmante. E con i governatori regionali che decidono di chiudere le aule puntando sull’inutile didattica a distanza. Già, i governatori, anche se i media di servizio preferiscono concentrarsi su Fontana e la Lombardia dimenticando, guarda caso, De Luca e la Campania.
Il problema non riguarda le aule, e neppure la mancata consegna dei banchi a rotelle. Una costosissima idiozia, del tutto inutile. Dunque non si tratta di un atto di accusa nei confronti di Azzolina, colpevole solo di non aver compreso che tra casa e scuola esiste un mondo a lei sconosciuto. Ma sul banco degli imputati deve comparire, invece, Paola De Micheli, inutile Orietta Berti del ministero dei Trasporti. Sono i trasporti l’anello debole, anzi debolissimo, dell’intero sistema. Ma con lei sono colpevoli le amministrazioni locali di ogni livello. Perché il pessimo Sala, sindaco di Milano, non può fare la verginella indignata per la chiusura delle scuole milanesi quando le immagini dei superaffollamenti dei mezzi pubblici si riferiscono proprio alla città che amministra. E lo stesso vale per l’assessore regionale, per i treni dei pendolari insufficienti ed inadeguati.
Non va meglio altrove, sia chiaro. A Torino ci si lamenta degli assembramenti alle fermate di tram ed autobus, fingendo di ignorare che la folla si crea perché i passaggi dei mezzi sono poco frequenti. E quando si sale a bordo la ressa è assicurata. “Andate in bici”, ordinano gli amministratori. E fatevela rubare, perché i ladri non vengono mai puniti. Chissà, forse basterebbe obbligare giunta comunale e magistrati a rimborsare di tasca propria le vittime dei furti per ottenere un minimo di impegno contro i ladri. E meno male che il decreto Conte ha impedito all’assessore regionale piemontese di far rientrare in ufficio i dipendenti in smartworking, se no la ressa sui mezzi pubblici sarebbe stata ancora maggiore.
Ovviamente i medici non parlano con i responsabili del trasporto pubblico che non parlano con gli insegnanti che non parlano con le aziende private che non parlano con i lavoratori. I confronti avvengono solo in tv tra professionisti del gettone di presenza. Confronti utili solo alle tasche degli intervenuti. Mentre i problemi aumentano.