Anche Draghi si è reso conto che il cashback era una stupidaggine, tanto che nella cabina di regia del 29 giugno ha deciso di “sospenderlo”. Che poi significa abolirlo.
Il provvedimento era stato adottato dal governo Conte 2 con l’intenzione di far emergere l’evasione fiscale. Ma visto che a proporlo furono i Grillini, che in materia non hanno mai dimostrato di essere dei fulmini di guerra, dopo sei mesi di “sperimentazione” la norma e la procedura sono state accantonate.
Il provvedimento prevedeva uno stanziamento di tremilasettecento milioni di Euro. Una cifra monstre! Che per altro è stata impegnata per poco più di un miliardo. Il motivo? Solo poco più di un italiano su dieci ha deciso di aderirvi, vanificando di fatto l’efficacia della legge.

Fin da subito ci si è resi conto che la procedura era troppo macchinosa tanto da risultare inefficacie. I piccoli negozi si sono rifiutati di accettare pagamenti con carte e POS al di sotto dei dieci Euro. Troppo alti gli oneri sui pagamenti automatici imposti dalle banche. Ma anche chi faceva acquisti presso la grande distribuzione ha dovuto fare i conti con i frequenti cambiamenti di gestione finanziaria delle linee di supermercati che il più delle volte rendevano inutile l’utilizzo delle carte allo scopo di accumulare punti per il bonus.
Non solo. La famosa “lotteria degli scontrini” si è dimostrata una autentica presa in giro. Per accedervi era necessario usare la carta per 750 transizioni in sei mesi: in media quattro al giorno. Per cui potevano usufruirne, furbescamente, solo quelli che avevano frazionato un solo pagamento in più operazioni. Quanti di voi, infatti, possono dire di aver effettuato una tale mole di pagamenti da gennaio ad oggi?
Certamente non vi avranno partecipato gli anziani o coloro che hanno un lavoro precario; o ancora coloro che in questi sei mesi sono stati relegati in casa e che uscivano giusto una volta la settimana per fare la spesa. Il mio giornalaio, il mio panettiere, il mio tabaccaio e il verduriere che, al mercato rionale, mi fornisce la frutta e la verdura non si sono mai sognati di accettare pagamenti che non fossero in contanti. E suppongo che la stessa cosa sia capitata a molti altri.
Insomma: la norma era talmente farraginosa e mal organizzata da apparire inutile e dannosa persino a chi l’aveva proposta. Tanto che le proteste di alcuni politici, e persino di alcuni ministri che hanno fatto resistenza all’abolizione, non hanno avuto seguito.
E ora, visto che il fu governo rosso giallo non si era certo fermato al cashback, già si parla di abolizione del bonus monopattino. Una norma che ha provocato migliaia di incidenti con alcuni morti, vista la proliferazione di veicoli non previsti dal codice della strada condotti il più delle volte da ragazzini ai quali sono ignote le più elementari norme su come ci si muove per strada.
Ma forse si sperava che la reintroduzione dell’Educazione Civica nelle scuole potesse dare qualche informazione, in merito, agli studenti. Peccato che gli insegnanti, in mancanza di indicazioni precise, si siano limitati a far finta di niente