Festival della tv e dei nuovi media. Un titolo pomposo per un appuntamento annuale a Dogliani, nel Cuneese. L’idea è buona, ottima. Poi, però, si scorre l’elenco degli ospiti e degli interventi e qualche perplessità è inevitabile. Va bene che Dogliani è patria di ottimi vini, ma bisogna berne molti per sopportare le elucubrazioni di Saviano. Se poi viene spacciato come “nuovo”, allora bisogna proprio ubriacarsi per accettarne la presenza.
Non è che il resto degli ospiti sia stato un esempio di novità, di innovazione nel campo dell’informazione. Selvaggia Lucarelli, il direttore di Repubblica, Gherardo Colombo, la figlia di Gino Strada, e poi Floris, Formigli, Gruber, Damilano (il compagno giornalista, non il candidato sindaco di Torino), Comazzi. Ovviamente non poteva mancare uno dei nuovi divi tv, il virologo Galli. Il tutto con la benedizione dell’onnipotente De Benedetti. E fin qui tutto bene. Ciascuno, a casa sua, invita chi vuole. Peccato che a sponsorizzare la manifestazione sia la Regione Piemonte. La stessa che, ogni volta che deve sostenere un progetto culturale del centrodestra, piange miseria e lamenta la carenza di fondi.
Una Regione dove il centrodestra ha vinto promettendo un’alternativa al predominio della sinistra, non una mera prosecuzione. Una Regione che non si sente ridicola a finanziare un dibattito sulla libertà di parola affidato a chi, nelle sue trasmissioni, evita accuratamente di garantire la parità di trattamento a chi non è politicamente corretto.
Bravissimi, comunque, gli organizzatori che riescono ad intortare chi, evidentemente, poco capisce di tv ed ancor meno di cultura. In fondo a politici ed assessori basta un selfie, pagato dai contribuenti, con qualche influencer o qualche personaggio televisivo.
3 commenti
È purtroppo il solito rituale della sudditanza psicologica di chi rappresenta gli elettori di centrodestra e con questi comportamenti pensa solo a “legittimare ” la propria presenza al potere !!
Non ce la faremo mai!!
Scusate lo sfogo!
Ottimo articolo, che riesce a dimostrare che nel centro destra vi sono ancora troppi politici che non sanno gestire in modo adeguato le manifestazioni culturali.
gli illuminati del centro destra stanno zitti e/si nascondono per non infrangere la barriera del politicamente corretto, gli “illuminati “ o pseudo tali della sinistra, per esempio Saviano, sbandierano ai quattro venti i loro pensieri fino allo sfinimento, nostro, con la complicità della vigliaccheria dilagante. dove sono i nostri? ovviamente per nostri non mi riferisco ai politicanti Meloni, Salvini Berlusca ecc… ma a menti illuminate