Salvini assicura che le amministrative nelle grandi città non si concluderanno con un 5 a 0 a favore delle sinistre. Per salvare la faccia a lui basterebbe perdere 4 a 1. Dunque considera già scontata la sconfitta a Roma, Milano, Napoli e Bologna. E spera solo su un non facile successo a Torino. Davvero un po’ poco per la coalizione di centrodestra che, nei sondaggi, sfiora il 50% a livello nazionale ed è in netto vantaggio rispetto all’alleanza rossogialla.
Eppure, per l’ennesima volta, il centrodestra è riuscito nell’impresa di sbagliare i candidati in 4 città su 5. Con la prospettiva di regalare Milano a Sala già al primo turno. Ma qualcuno che si prenda la responsabilità di aver scelto candidati assurdi, improponibili? Macché, la sconfitta sarà ancora una volta colpa del destino cinico e baro, non dell’inadeguatezza delle classi dirigenti dei tre partiti. Perché, in questa tornata elettorale, le scelte sono state suddivise e, obtorto collo, condivise. Nessun colpevole neppure per gli errori che, a Napoli, hanno portato all’esclusione di 4 liste a sostegno del candidato di centrodestra, sicuro della sconfitta.
Se non si sanno neppure presentare le liste, con quale credibilità si vuole governare una città come Napoli? Mentre a Roma il candidato del centrodestra è impegnato soprattutto a prendere le distanze dalla destra che, in teoria, dovrebbe votarlo. E che, ovviamente, non lo voterà, affidando la città a Gualtieri. Perché un nemico è chiaramente un avversario da cui non aspettarsi nulla di buono, ma farsi prendere in giro dal proprio teorico candidato è davvero troppo. Ma non bisogna dirlo a chi lo ha imposto per motivi sconosciuti ai più. Quanto a Bologna, sono lontani, lontanissimi i tempi di Guazzaloca.
Dunque le grandi città saranno governate dal Pd grazie al sostegno pentapoltronato. Un successo di non poco conto. Sia perché garantirà la sopravvivenza politica di Enrico Letta, sia perché il centrodestra dovrà confrontarsi con questa realtà in caso di successo alle politiche nel 2023.
Davvero possibile che il trio meraviglia non lo abbia capito? Ma allora ha scelto di perdere consapevolmente, poiché non in grado di guidare le grandi città, oppure la classe dirigente è talmente incapace nella scelta dei propri candidati da rappresentare un pericolo in caso di vittoria alle elezioni politiche?
In entrambi i casi la situazione è imbarazzante. Com’è imbarazzante la vergognosa decisione dei magistrati di sottoporre Berlusconi ad una visita psichiatrica (c’è una lista lunghissima di parlamentari che hanno più problemi mentali del sultano di Arcore), com’è imbarazzante la bovina rassegnazione di fronte alle continue provocazioni di Letta.
O la stupida fiducia accordata agli avversari politici che vogliono costruire un centrodestra di comodo, a loro immagine e somiglianza. Non basta che Meloni indossi la faccia cattiva nelle interviste preparate. Occorrerebbe quel briciolo di competenza e di lungimiranza che è indispensabile per governare. Solo un briciolo. Ma chi ha scelto i candidati perdenti non ha neppure un briciolo di capacità.
1 commento
Quando vedremo i risultati elettorali, potremo sentenziare e criticare a piena ragione per le scelte dei candidati.